Ricevo e pubblico
dalle Segreterie regionali
di Fai, Flai e Uila
Palermo, 16 nov- “Per la riforma del settore forestale si è già aspettato fin troppo. La catastrofi ambientali, con gli incendi in estate e gli alluvioni in inverno, segnalano che non c’è più tempo da perdere con gli interventi di salvaguardia del territorio, nell’ambito di una riforma urgente, che non può però essere quella proposta dal governo Musumeci”. Lo sostengono Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil che hanno scritto al presidente dell’Ars, ai presidenti della II, III e IV commissione a ai capigruppo sollecitando un confronto che porti a soluzione concrete. “Altrimenti- affermano i segretari generali Tonino Russo, Adolfo Scotti e Nino Marino- la mobilitazione sarà inevitabile”. E c’è anche già una data per un’ autoconvocazione di delegazioni di lavoratori assieme ai rappresentanti sindacali: il 29 novembre alle 10 davanti all’Ars. “E’ il tempo di agire e tempestivamente- dicono Russo, Scotti e Marino-, dopo anni di attese e promesse il patrimonio ambientale della Sicilia e i lavoratori forestali attendono risposte concrete, in assenza delle quali apriremo una stagione di lotte e mobilitazione di tutta la categoria”. I segretari di Flai, Fai e Uila sottolineano che “la riforma del settore forestale, insieme a quella di enti strategici come Bonifica e Esa deve mirare a un grande piano di messa in sicurezza di tutto il territorio e a un programma immediato di riforestazione della Sicilia. Per la cui realizzazione – aggiungono- devono essere utilizzate le maestranze e la professionalità dei lavoratori forestali, acquisita negli anni, prevedendo una maggiore stabilità occupazionale da realizzare prevedendo due fasce (151 e Oti) e pensando a forme di ricambio generazionale, il tutto sempre dentro l’attuale sistema di gestione pubblica”.
Addirittura!
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