Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso
Roma 18 ottobre 2021 - In data odierna e nei prossimi giorni, la Segreteria Generale del SIFUS, nell'ottica della sicurezza e della libertà sanitaria, si sta adoperando, attraverso specifiche missive alle aziende dei propri iscritti, ad inviare ai datori di lavoro richieste con le quali si rappresentano le ragioni "confortate dalla legge" per le quali è loro competenza affrontare i costi dei tamponi per i lavoratori privi di vaccino.
La sicurezza sanitariaria nei luoghi di lavoro e specificatamente, il tampone, non può essere scaricata sui lavoratori, è al contrario, prerogativa dei datori di lavoro alla stessa stregua di tutti gli strumenti necessari a garantire la sicurezza durante le ore di lavoro ( abbigliamento, scarponi, caschi, guanti, ecc, ecc,).
Qualora i lavoratori non dovessero ricevere risposte positive alle richieste in argomento, l'ufficio legale del SIFUS, é pronto a sollevare la questione in giudizio.
Nelle settimane scorse il SIFUS aveva invitato il Governo Draghi, nell'ambito della libertà sanitaria, ad inserire lo strumento del " tampone" tra i costi del servizio sanitario nazionale alla stessa stregua del vaccino contro il covid 19 ma non ha ricevuto nessuna risposta.
Da oggi, su stimolo deile lavoratrici e dei lavoratori, l' attivazione della significativa azione di lotta per esonerarli da una spesa che incide in maniera non indifferente sui bilanci familiari.
Maurizio Grosso - Segretario Generale SIFUS CONFALI
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