23 ottobre 2021

PARLIAMO DI DATI



di Antonino Lomonaco
Aspi di Linguaglossa (CT)

I dati ci dicono che nel territorio dove ho operato, di pertinenza del distaccamento forestale di Linguaglossa, il quale consta di un territorio di circa 20.000 ettari, nella campagna antincendio boschivo di questa estate ci sono stati ben 474 incendi su cui noi operai siamo intervenuti. Si tratta di una media di 118 incendi al mese. Significa perciò una media di circa di 5 incendi al giorno nei quattro mesi estivi interessati dalla campagna antincendio stessa. Solo conoscendo profondamente cosa sia un intervento di antincendio boschivo, si può intendere il lavoro immane che abbiamo sostenuto, soprattutto se si considera che ad intervenire di fatto su questi incendi siamo rimasti solo in venti addetti, tutti ben oltre i cinquanta anni, tutti con scarsa consapevolezza di questi nostri meriti, eppure tutti con una grande esperienza che non andrebbe sprecata!!!
Ritengo che i dati di Linguaglossa, più o meno, siano i dati di ogni distaccamento forestale in Sicilia. 
Sono questi gli uomini, assieme agli autisti, alle vedette, e agli altri che compongono tutta l'organizzazione antincendio della forestale, che a fine stagione Musumeci, o qualsiasi altro Presidente della Regione, avrebbe dovuto ringraziare ed elogiare.
Chi non comprende i pericoli e gli affanni, che come A.S.P. I. abbiamo sempre affrontato per proteggere il nostro territorio, non merita il potere politico di gestione del territorio stesso, non ha competenza di parlarne o di riferirsi poi ai rischi idrogeologici e ai cambiamenti climatici: sarebbero solo delle parole vuote, prive di contenuto reale e consapevolezza.
Sono un semplice A.S.P. I., cosciente dei nostri limiti di operai e, tuttavia, proprio per questo cosciente dei nostri meriti, senza di cui un intero territorio oggi sarebbe in cenere.
Grazie compagni di una grande esperienza, braccia, fiato e sudore, di una lotta grandiosa quanto misconosciuta!
Non so se il prossimo anno sarò ancora con voi, e me ne dispiace, perché, anche se mi ha lasciato cicatrici addosso, questa lotta è nel mio cuore. 
So, però, che una tale lotta non può che esser affrontata da squadre professionali, adeguatamente preparate, motivate, organizzate e presenti costantemente nel territorio. Non certo da un volontariato che, per forza di cose, non può mai garantire uno standard adeguato delle prestazioni necessarie a raggiungere gli obiettivi richiesti dalle condizioni ecologiche e sociopolitiche in atto. 
Antonino Lomonaco

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