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Sicilia UILA
“La Sicilia ha fame di infrastrutture e lavoro, per questo non può permettersi di perdere neppure un euro di risorse del Piano di ripresa e resilienza. Figuriamoci, poi, se vengono dichiarati inammissibili e bocciati 31 progetti per centinaia di milioni di euro che la Regione avrebbe voluto destinare al miglioramento, atteso da decenni e quanto mai urgente, delle reti irrigue. Adesso, chiediamo spiegazioni e rimedi tempestivi. Non il solito gioco allo scaricabarile, che non spiega certo il motivo per cui questa sia l’unica grande regione d’Italia a essere rimasta fuori dall’elenco stilato dal Ministero dell’Agricoltura”. Prende posizione e rivendica “chiarezza” l’Esecutivo della Filbi-Uila Sicilia che s’è riunito oggi nella sala “Mico Geraci” della Uil di Catania alla presenza del segretario nazionale Filbi-Uila Gabriele De Gasperis e dei segretari regionali di Uila e Filbi, Nino Marino ed Enzo Savarino.
Nel corso della riunione, l’organizzazione sindacale ha anche sollecitato all’Assemblea regionale siciliana “spiegazioni e certezze” sulla riforma dei Consorzi di bonifica: “Non comprendiamo – affermano gli esponenti della Filbi – perché il confronto sui contenuti del provvedimento non sia ancora decollato, malgrado se ne parli da inizio legislatura. I Consorzi sono fondamentali per lo sviluppo del mondo agricolo e per la lotta al dissesto idrogeologico, quindi per la stessa qualità della vita dei siciliani. Se sostenuti opportunamente, anche alla luce di idee e proposte che suggeriamo da tempo, potrebbero risultare decisivi nel rilancio dell’Isola. Non vorremmo che venga sprecata pure questa occasione per il varo di una buona legge di riordino degli enti di settore”. “Centrale in questo obiettivo di riorganizzazione il rispetto dovuto a lavoratrici e lavoratori degli enti di bonifica, alle loro legittime aspettative. È significativo che con la Finanziaria regionale sia stato sbloccato il turn-over, ma è paradossale che manchino le risorse necessarie per rendere pienamente efficace tale norma. Diciamo da anni, inoltre, che non è possibile lasciare ancora irrisolti i nodi relativi a riqualificazione e contenzioso del personale. Senza la definizione di tali questioni, senza la giusta valorizzazione delle risorse umane, si rischia di restare al palo. Non possiamo aspettare ancora. Per questo, la Filbi proporrà a Flai e Fai di concordare una data per un’autoconvocazione nella sede dell’Assessorato regionale all’Agricoltura”.
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