19 settembre 2021

TRANSIZIONE ECOLOGICA. CAMBIAMENTI CLIMATICI, DRAGHI: INCENDI, ALLUVIONI E SICCITÀ, STIAMO VENENDO MENO A PROMESSA FATTA A ACCORDO PARIGI. LAVORARE PER UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE ED EQUO


Dal sito www.agricolae.eu

17/09/2021
Mentre a Firenze si cerca la quadra per un'agricoltura sostenibile e al passo con i tempi per garantire la sopravvivenza del Pianeta alla generazioni che verranno, il premier italiano Mario Draghi dal Major Economies Forum on Energy and Climate, promosso dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, rilancia sul clima: "con l'accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20", spiega.

"Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi e dei nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa. Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo. Le conseguenze di un tale aumento delle temperature sarebbero catastrofiche".

Draghi ricorda come tra circa due mesi ci sarà a Glasgow la COP26. "Gli occhi del mondo saranno puntati sull'esito dei negoziati e su quanto saremo in grado di fare per il pianeta e per le prossime generazioni", prosegue. "Gli effetti dei cambiamenti climatici non lasciano spazio a dubbi.

Negli ultimi 50 anni, il numero di disastri legati ad eventi meteorologici si è quintuplicato. Gli incendi stanno distruggendo le foreste, dalla California all'Australia. E dalla Germania alla Cina, si assiste a inondazioni sempre più devastanti. L'Italia sta fronteggiando l'innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi. Gravi carenze idriche e siccità sono fenomeni sempre più frequenti e colpiscono in maniera sproporzionata alcuni paesi tra i più poveri del mondo, ad esempio in Africa".

Draghi prosegue: "l'ultimo Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha dichiarato che, per raggiungere l'obiettivo, dobbiamo realizzare riduzioni immediate, rapide e significative delle emissioni. Non possiamo semplicemente contare sugli altri: dobbiamo tutti fare la nostra parte - continua Draghi - Nell'ambito dell'Unione Europea, abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità climatica".

Secondo il Premier occorre onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci. "Dobbiamo sostenere sia i nostri cittadini, sia i paesi in via di sviluppo, nell'affrontare questa onerosa transizione. L'Italia accoglie con favore il 'Global Methane Pledge'.

Assolutamente necessario per Draghi è "raggiungere un'intesa comune sulla necessità di ridurre in modo significativo tutte le emissioni di gas a effetto serra, compreso il metano, nel prossimo decennio. E dobbiamo basarci sull'accordo raggiunto nella riunione del G20 sul clima a Napoli, che sottolinea l'importanza di meccanismi di monitoraggio credibili.

Questo è solo uno dei passi da compiere nei prossimi mesi e anni. Presidente Biden - conclude il premier - non vedo l'ora di continuare a lavorare con tutti voi per un futuro più sostenibile ed equo".






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