27 settembre 2021

“STM, A CATANIA INVESTIMENTI CONDIZIONATI AI FINANZIAMENTI PUBBLICI. E COMUNQUE BRICIOLE RISPETTO ALLO STABILIMENTO DI AGRATE BRIANZA". LA PROTESTA UIL-UILM


Ricevo e pubblico 
dalla Uil Catania

“Già si sapeva che Stm avrebbe destinato a Catania un quarto degli investimenti previsti per Agrate Brianza. Oggi, timore si aggiunge a timore perché apprendiamo da un confronto sindacati-azienda come le risorse per lo stabilimento siciliano, a differenza di quelle per la sede lombarda, sono appese ai finanziamenti che arriveranno. Se arriveranno …”.

I segretari generali di Uil e Uilm Catania, Enza Meli e Giuseppe Caramanna, intervengono ancora una volta sul futuro prossimo di Stm nel capoluogo etneo: “Gli investimenti produttivi nello stabilimento sono in pericolo, quindi anche gli auspicati aumenti occupazionali. E lo sono anche a causa dei silenzi della politica rispetto all’allarme che lanciammo a novembre dello scorso anno quando, tra le sorprese e le proteste pelose di qualcuno, scrivemmo dei rischi sulla effettiva realizzazione del nuovo impianto catanese per la produzione di substrati di carburo di silicio. Pure allora i vertici della multinazionale avevano ammesso che i progetti avrebbero potuto subire un dirottamento verso nazioni dove le agevolazioni per l’impresa, particolarmente quella hi-tech, sono decisamente superiori”.

“Facciamo nostra – aggiungono Enza Meli e Giuseppe Caramanna – la preoccupazione espressa dai rappresentanti sindacali Uilm in Stm Catania che sono Armando Gelardi, Salvo Pappalardo, Roberto Cinaldi, Riccardo Mocerino, Roberto Marsala, Gianfranco La Porta, Giuseppe Ferlito, Davide Boemi e Salvo Failla. Gli Rsu hanno sottoscritto in queste ore una nota in cui manifestano l’ansia per lo sbilanciamento degli investimenti aziendali a favore di Agrate, peraltro non legati a finanziamenti statali. Una brutta notizia che si somma a quella del recente, mancato rinnovo del contratto per oltre 180 precari”. Nel documento dei rappresentanti Rsu si legge, tra l’altro: “La direzione ci ha fatto sapere che ad Agrate, come già anticipato in precedenti riunioni, ci saranno 2 miliardi di dollari di investimenti per R3. In questo fab (struttura di produzione, ndr) del 12 pollici saranno impiegati circa 600 addetti entro il 2023 e, in relazione all'andamento del mercato, altri 600 nel 2024. A Catania invece il nuovo fab di substrato di carburo di silicio è legato ai finanziamenti statali e per adesso l'unico progetto rimasto in piedi è la linea pilota, del quale non ci è stata data certezza sulle tempistiche di realizzazione”.




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