09 settembre 2021

MEZZI ANTINCENDIO, NUOVA GARA PER ESSERE PRONTI NEL 2022. NELL'ULTIMO ANNO REGIONE NON È RIUSCITA ACOMPRARE AUTOBOTTI. DAL M5S ARRIVANO DUE PROPOSTE: «FORMARE UN CORPO STABILE DI OPERAI FORESTALI E COINVOLGERE PREFETTURE NELLA GESTIONE DEL CATASTO DEI ROGHI»


Dal sito meridionews.it

L'annuncio è stato fatto dal dirigente generale del Comando del corpo forestale durante un'audizione in commissione Ambiente. Dal M5s arrivano due proposte: «Formare un corpo stabile di operai forestali e coinvolgere prefetture nella gestione del catasto dei roghi»
SIMONE OLIVELLI 8 SETTEMBRE 2021

Un terzo tentativo, a distanza di un anno dal primo e sperando che stavolta le cose vadano diversamente. Le prime piogge hanno posto una tregua, almeno momentanea, all'estate infernale della Sicilia ma anche portato una novità sul fronte della pianificazione antincendio. Ad annunciarlo è stato ieri il dirigente generale del Comando del corpo forestale Giovanni Salerno, nel corso di un'audizione in commissione Ambiente. Salerno ha detto che gli uffici sono in procinto di indire un nuovo bando per l'acquisto di autobotti e autocabinati, aumentando anche la dotazione finanziaria che dovrebbe passare da 20 a 32 milioni di euro. Ma se sulla carta si tratta di certo di una buona notizia, sbilanciarsi con gli entusiasmi non è auspicabile. 

I più attenti ricorderanno che già un anno fa la Regione aveva annunciato la volontà di rinnovare un parco mezzi che in più di un caso si era rivelato inadeguato. Tra i forestali non sono pochi gli aneddoti sui contrattempi causati da macchine troppo vetuste. Tuttavia, lo sforzo organizzativo si era scontrato con l'ennesima procedura di gara fallimentare. Vicende che ormai non fanno più notizie all'interno della Centrale unica di committenza della Regione Siciliana e che sono finite anche sotto la lente della commissione regionale Antimafia, ma che nel caso dell'appalto per i mezzi antincendio si era tinta non solo di giallo, ma anche di rosso, per l'imbarazzo di ritrovarsi con un capitolato d'appalto che, nella sua versione digitale, riportava la firma di Iveco, una delle aziende fornitrici dei mezzi. A quella scoperta era seguita prima una giustificazione legata a un copincolla di un documento presente sul sito nazionale dei vigili del fuoco e poi il ritiro in autotutela del bando. Il secondo tentativo risale invece a inizio anno, quando la gara è stata indetta dal dipartimento Protezione civile, giunto in soccorso del Comando del corpo forestale in quanto più avvezzo a gare così articolate. L'esito, però, non è stato molto diverso: a inizio marzo, il Tar ha annullato il bando accogliendo un ricorso proprio di Iveco che denunciava «requisiti di partecipazione eccessivamente stringenti», che avrebbero limitato «ingiustificatamente la partecipazione di numerosi operatori del mercato». 
L'auspicio adesso è che la terza volta possa essere quella buona e nei piani della Regione dovrebbe esserci di comprare un numero maggiore di autobotti rispetto alle 16 ipotizzate.

L'articolo continua in questo link: meridionews.it






4 commenti:

  1. In ogni caso non si potrà essere pronti nel 2022, ammesso che la gara veda la luce e che l'aggiudicazione vada in porto, serviranno almeno 18 mesi per l'allestimento e la consegna dei mezzi (i vari bandi in materia ne consentono anche 24 di mesi....).
    Quindi nulla du buono per i prossimi 2 anni.

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    1. Ho dimenticato di firmarlo, saluti Gerardo Arcarese.

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  2. Quando si è all'opposizione tutto sembra liscio come l'olio.Il problemi diventa quando poi si governa si dimentica il tutto e di tutti.Esperienza fatta dal governo Musumeci ,quello che diceva nelle riunioni che i forestali non dovevano avere un giorno di riposo si doveva lavorare 365 giorni l'anno.La verità è che siamo tutti stanchi di sentire chiacchiere inutili e prese per il culo di tutti politici e sindacati ecc.La cosa giusta di non votare più se prima non fanno questa benedetta legge forestale.Pero deve essere basata sulla stabilizzazione e di un lavoro serio e continuo.Di Stefano Mario Giovanni

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  3. Noi forestali di Sicilia non siamo zingari ci vuole più rispetto, quindi dal vestiario agli automezzi ci vuole tutto nuovo è omologato ed addirittura le scarpe non sono a norma di legge, è ora di farla finita con queste porcate noi forestali di Sicilia pretendiamo più rispetto da questi signori politici siciliani ciarlatani Padalino Domenico forestale

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