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Ricevo e pubblico
dalla Uil Catania
“Non vorremmo passasse sotto silenzio la Giornata mondiale dell’Alzheimer. E la nostra battaglia di civiltà per una legge nazionale sulla non autosufficienza che nel 2019, grazie a una significativa mobilitazione unitaria delle organizzazioni sindacali dei pensionati, trovò a Catania e provincia un consistente sostegno di firme. Finora ignorate dalla politica!”.
La segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, chiede “attenzione e iniziative concrete perché non sia una delle solite, inutili, ricorrenze la Giornata mondiale dell’Alzheimer che si celebra ogni anno il 21 settembre”. “Per chi conosce da vicino il dramma dei malati – commenta l’esponente sindacale – ma anche quello di noi familiari, costretti ogni giorno a sperare che la tua mamma o il tuo papà possano solo per un attimo recuperare un frammento di memoria e regalarti un sorriso, questa non è una data qualsiasi. E non lo è neppure per chi, come Uil e Uil Pensionati con Spi e Fnp, da anni rivendica norme per rendere effettivi i più elementari e sacrosanti diritti di chi non è autosufficiente. Come i malati di Alzheimer, appunto”.
Enza Meli aggiunge: “Da Catania vogliamo rilanciare l’appello lanciato in queste ore da Carmelo Barbagallo, segretario nazionale della Uil Pensionati, che ha sottolineato come nel nostro Paese un ottantenne su quattro è affetto da una malattia devastante capace di portare alla progressiva perdita dell’autonomia”. “A queste persone – ha scritto Barbagallo, ex segretario generale della Uil – diciamo che non ci siamo dimenticati di loro e che, come Uilp, continueremo a batterci per i loro diritti e per quelli delle loro famiglie, seguitando a chiedere alle Istituzioni di emanare finalmente una legge quadro che assicuri servizi e sostegni adeguati omogenei in tutto il territorio nazionale”.
Ricordando la petizione sottoscritta due anni fa da tantissimi catanesi a villa Pacini, a piazza Stesicoro, oltre che nei mercati storici della Pescheria e della Fiera, la segretaria della Uil etnea conclude sottolineando la necessità di “norme chiare e univoche sulla non autosufficienza”. “Ne abbiamo bisogno – dice – per superare l’attuale condizione di incertezza, caratterizzata dalla frammentazione delle responsabilità tra enti distinti e distanti tra loro, che pesa maledettamente nel nostro territorio sommando disagio a disagio”.
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