18 agosto 2021

SNALV CONFSAL CHIEDE DIMISSIONI DI MUSUMECI. “LE NON PROMESSE DI PINOCCHIO O I NON RICORDI DELLO SMEMORATO DI COLLEGNO”. CON IL SUO NON FARE, STA FACENDO, DI CONVERSO, VIVERE A TUTTI I NUMEROSI OPERAI FORESTALI UNA VICENDA PARADOSSALE, QUASI KAFKIANA


Dal sito www.giornalenisseno.com

17 Agosto 2021
Manuel Bonaffini segretario regionale Snalv Confsal scrive: “Si invia il presente comunicato stampa, che potrebbe titolarsi “Le non Promesse di Pinocchio o i non ricordi dello Smemorato di Collegno”, intendendosi per tale colui che per antonomasia, nel gergo comune, indica chiunque dimentica qualsiasi cosa o finge di non capire.

Il riferimento è rivolto al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Nello Musumeci che, con il suo non fare, sta facendo, di converso, vivere a tutti i numerosi operai forestali una vicenda paradossale, quasi kafkiana.

I lavoratori in argomento, in un momento nel quale l’intera Sicilia brucia, le città isolane vengono, dapprima assalite dalle fiamme per poi essere sgomberate, i boschi vengono distrutti con un calcolo quasi scientifico, decide di sospendere o meglio di risolvere il rapporto di lavoro intanto con gli operatori della manutenzione, lasciando il patrimonio boschivo al suo segnato destino, ovvero quello di continuare a bruciare.

Si utilizzeranno così i Canadair, si impegneranno gli uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco, in costante emergenza, si interesseranno le 25 unità aggiuntive dei Carabinieri per un loro impegno straordinario, si coinvolgerà la Protezione Civile da Nord a Sud cosicché, anche questa volta, in una vicenda pirandelliana, i lavoratori forestali formati, conoscitori del territorio, resteranno, ancora, a casa.

Quanto la Scrivente Organizzazione Sindacale sta rappresentando, stride, fortemente, con le dichiarazioni del Presidente Musumeci “Pinocchio”, che ci vorrà certamente scusare dell’accostamento collodiano, perché agli sgoccioli della Sua campagna elettorale per l’elezione allo scranno presidenziale che ora occupa, sosteneva, esattamente, il contrario di quanto oggi sta permettendo con la Sua azione o meglio inazione politica.

Questa Organizzazione Sindacale non teme di essere smentita ed al riguardo richiama il contenuto dell’intervento reso dal Governatore nella Sua città, Catania, nel corso del quale, appunto al culmine della campagna elettorale, ebbe modo di sostenere che il ruolo degli operai forestali era di primaria importanza, che bisognava smetterla con il loro tourn-over, che bisognava prevedere la loro occupazione anche alla dipendenze dei comuni, delle province, nei lavori di vigilanza del territorio, nella cura dei boschi, il tutto secondo un ben preciso programma.

Sosteneva, addirittura, che era, oramai, non più procrastinabile l’approvazione della riforma dei dipendenti forestali, nelle loro diverse tipologie operative, il tutto entro la scadenza del mandato parlamentare della nuova ARS, all’epoca in via di costituzione a fronte delle nuove elezioni.

Orbene, di questo tanto decantato programma, rivolto al settore della forestale, nel quinquennio trascorso, questa Organizzazione Sindacale, probabilmente perché affetta da disturbi visivi, non è riuscita a verificarne alcuna applicazione.

Gli operai forestali sono ancora costretti al tourn-over, ai periodi di altalenante disoccupazione, alla mancata stabilizzazione e così via dicendo.

I boschi continuano a bruciare e l’inazione del Governatore Musumeci, resta palese, anzi si distingue in negativo, certamente, con la sospensione di tutti gli addetti della manutenzione, contraddicendosi con quanto affermato nella scorsa campagna elettorale, quando sosteneva che proprio in questo periodo fosse ragionevole mantenerli in servizio.

Ma tant’è il Presidente forse non ricorda quanto da Egli sostenuto per cui continua, non distinguendosi da chi lo ha preceduto, con politiche in materia per nulla fattive, ragione per la quale, questa Sigla Sindacale, con forza, chiede al Presidente Musumeci di rassegnare le proprie dimissioni stante la sua fallimentare azione politica nel settore caratterizzandosi, finalmente, per coerenza.

Lo Snalv Confsal – Comparto Forestale denuncia tale stato di cose, stigmatizza l’azione del Presidente, auspicando che l’accorato invito che, con la presente gli viene rivolto, possa trovare il suo consenso.”








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