Dal sito www.libertasicilia.it
13 Agosto 2021
A seguito della eterna querelle legata agli operai stagionali e gli appartenenti il Corpo Forestale della Regione Siciliana riceviamo una nota di chiarimento di Michele Salvatore Lonzi, dirigente generale in pensione della Regione Siciliana.
«Gli operai stagionali dovrebbero essere, ad oggi in Sicilia non più di 18000, la stragrande maggioranza lavora per 78 o 101 giornate lavorative l’anno e un bassissimo numero, il 10% per 151 giornate. Quindi se rapportiamo questi numeri per anno solare, possiamo stimare il numero degli addetti in non più di seimila. Di questi circa 4000, sempre impiegati per il numero di giornate di cui sopra (78- 101 e 151) sono gli addetti al servizio antincendio boschivo e sono sotto la direzione lavori del Corpo Forestale della Regione Siciliana» – espone Michele Lonzi.
«Di questo contingente fanno parte i torrettisti (addetti all’avvistamento degli incendi), gli autisti dei mezzi antincendio ed infine gli AIB (antincendio boschivo addetti allo spegnimento attivo), tutti forniti di pochi mezzi, attrezzature ed abbigliamento antinfortunistico insufficienti ed obsoleti.
«Altra cosa è invece il Corpo Forestale della Regione Siciliana, che come è noto è un Corpo di polizia con competenze tecniche di selvicoltura. La pianta organica dello stesso è di n. 1.380 unità che con la mancanza di concorsi, l’ultimo risale a più di un lustro fa, oggi conta un numero di attivi nel territorio di 400 unità circa, con una carenza quindi del 75%» – sottolinea Lonzi.
«I relativi uffici del Corpo Forestale sparsi nel territorio (distaccamenti) si chiudono per mancanza di personale ed i pochi rimasti operanti hanno uno o due addetti e quindi prossimi a chiudere. Questa la situazione drammatica in Sicilia è aggravata quest’anno dal mancato o tardivo avvio al lavoro degli operai stagionali, per mancanza di fondi.
«Operai stagionali ed appartenenti al Corpo Forestale della Regione Siciliana che amministrati malamente, spero solo a causa della mancata individuazione dei fondi necessari, si battono a difesa dell’ambiente combattendo contro la piaga degli incendi boschivi, oggi aggravata dai cambiamenti climatici, tutto ciò con turni massacranti e ferie riviate. Tanto per opportuna conoscenza e senza tema di smentite» – conclude Michele Salvatore Lonzi, già Comandante generale del Corpo Forestale della Regione Siciliana.
Fonte: www.libertasicilia.it
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