Dal sito www.inuovivespri.it
24 Luglio 2021
- Enrico Letta a Palermo con Cgil, Cisl e Uil
- Presto i forestali iscritti al Sifus saranno in piazza a Palermo con le loro famiglie e le tende
- Onorevole presidente Gianfranco Miccichè: non le conviene ‘babbiare’ con il disegno di legge di riforma del Sifus firmato da nove deputati. Eviti scure tipo ‘bollinature’ e minchiate varie
Enrico Letta a Palermo con Cgil, Cisl e Uil
I servi sciocchi del Governo ultra-liberista di Mario Draghi sono entrati in azione per provare ad affossare l’unica riforma che serve alla Sicilia per la tutela dei boschi e, in generale, delle aree verdi: la stabilizzazione dei lavoratori del comparto forestale. Ogni altra soluzione si configurerebbe come una presa in giro. Se lo mettano in testa il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, e i suoi amici del PD, nonché le quasi correnti dello stesso PD, con riferimento a Cgil, Cisl e Uil. Non si stupiscano i lettori se definiamo “quasi correnti del PD” queste tre organizzazioni sindacali. Nei giorni scorsi, quando il geniale segretario nazionale di questo partito, Enrico Letta, è venuto a Palermo, erano presenti i rappresentanti di queste tre organizzazioni sindacali. Nemmeno ai tempi di Luciano Lama la Cgil si confondeva con il Pci; oggi i tempi sono cambiati e tra sindacati e partiti politici vale la regola del Nuddu si pigghia s’un si rassumigghia… Ciò posto, riprendiamo un post su Facebook del segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso. Il Sifus, per la cronaca, è l’unica organizzazione sindacale che da anni, e senza tentennamenti, si batte per la stabilizzazione dei lavoratori del settore forestale della Sicilia. Tema: la manifestazione in verità un po’ anonima promossa ieri da Cgil, Cisl e Uil sui temi della tutela dei boschi, dopo che l’attivismo del Sifus – culminato in un disegno di legge per la riforma del comparto forestale firmato da nove deputati regionali – ha messo all’angolo le tre organizzazioni sindacali.
Presto i forestali iscritti al Sifus saranno in piazza a Palermo con le loro famiglie e le tende
“Il Sifus – scrive Grosso – esprime totale apprezzamento per i lavoratori forestali che oggi (ieri per chi legge ndr) hanno partecipato alla manifestazione promossa dai sindacati confederali in piazza Parlamento a Palermo per ‘trattare’ sulla riforma dei forestali avanzata dal Governo Musumeci. La manifestazione di oggi dimostra tuttavia, 3 verità ineccepibili su cui vi invitiamo a riflettere a voce alta:
1) La differenza tra i fatti reali e l’autoconvincimento dei confederali. La manifestazione di oggi , infatti, ha sgonfiato e dimostrato che i 3 sindacati confederali (Cgil-Cisl-Uil), nonostante abbiano rastrellato tutti i loro dirigenti a libro paga, coinvolto sindaci, pagato ai lavori trasporto, panini, lattine, pop corn e patatine sono riusciti a portare in piazza più o meno lo stesso numero di lavoratori che il 13 Luglio scorso portarono in piazza le ragioni della stabilizzazione promosse dal solo sindacato Sifus, nonostante il precetto imposto ai lavoratori dai dirigenti a causa dell’ allerta meteo. 2) Il Venerdì il Parlamento siciliano non svolge né attività d’aula, né di commissione, tant’è vero che i sindacati confederali, pur di relazionarsi con qualcuno (altrimenti si sarebbero ‘parlati’ da soli), hanno dovuto coinvolgere 3 autorevoli deputati del collegio palermitano. In verità, 2 di questi parlamentari avrebbero interloquito con loro anche se la manifestazione di fosse svolta di Domenica, poiché parte oggettivamente in causa. L’ on. Presidente dell’Ars, Micciche, poiché tutore dell’assessore all’agricoltura Tony Scilla, noto autore della proposta di Riforma del Governo Musumeci, e l’on. Lupo, capogruppo del PD, poiché noto tutore della Cisl. Ci chiediamo per quali arcani motivi non abbia partecipato all’evento lo storico tutore della Cgil, on Cracolici. Con l’on. Cracolici infatti, i deputati partecipanti sarebbero stati ben 4! 3) Sia il Governo, sia i sindacati confederali con sfaccettature diverse puntano a sostenere la proposta di riforma del comparto forestale di Tony Scilla piuttosto che lottare per il ddl 1009 pro stabilizzazione su cui si battono il Sifus e la stragrande maggioranza dei lavoratori che presto riporteremo in piazza con le famiglie e le tende a seguito”.
Onorevole presidente Gianfranco Miccichè: non le conviene ‘babbiare’ con il disegno di legge di riforma del Sifus firmato da nove deputati. Eviti scure tipo ‘bollinature’ e minchiate varie
“In conclusione – scrive sempre Grosso – non può essere l’assenza della bollinatura della Ragioneria generale l’appiglio strumentale per boicottare il ddl 1009 promosso da ben 9 parlamentari (nei prossimi giorni vi comunicheremo quanti altri ancora lo sosterranno) poiché la bollinatura medesima non è prevista per le proposte di legge di iniziativa parlamentare. La verità è che c’è chi si oppone alla stabilizzazione e per meri interessi di bottega vuole i forestali precari a vita. Il Sifus c’è e lo impedirà come vedremo presto sia nelle commissioni che in Parlamento. W il tempo indeterminato ! W il ddl 1009!”. Onorevole presidente Miccichè, che è ‘sta storia della bollinatura del disegno di legge di riforma del settore forestale voluto? Non pensi di fare il furbo: non lo pensi lei e non lo pensino i suoi amici della finta sinistra con i quali ha governato la Regione siciliana per nove anni, prima con il Governo di Raffaele Lombardo e poi con il Governo di Rosario Crocetta. Non le conviene sfidare la piazza, onorevole Miccichè. Piuttosto, dica al genio che ha messo al vertice dell’assessorato all’Agricoltura di rimangiarsi il disegno di legge presa in giro e di accettare il disegno di legge proposto dal Sifus. Altre strade non ce ne sono.
Foto tratta da la Notizia Giornale
P.s.
Solo per carità di patria non le diciamo, presidente Miccichè, a cosa servono e cosa bisogna fare delle bollinature…
Fonte: www.inuovivespri.it
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