Dal sito www.agrigentonotizie.it
20 Luglio 2021
Cgil, Cisl e Uil compatti nel definire inefficace il piano della Regione per riqualificare il settore: "Quasi giornalmente assistiamo ad incendi che purtroppo si propagano per la mancata pulizia dei viali parafuoco all’interno delle aree boschive di Siculiana, Montallegro, Caltabellotta e Cianciana dove lo storico bosco di Monte Cavallo è andato distrutto"
Le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, dopo aver esaminato la proposta di riforma del settore forestale, presentata dal Governo regionale, esprimono forte preoccupazione e contrarietà per il testo approvato dalla giunta.
"Dopo più di due anni di confronto - si legge in una nota congiunta - al fine di arrivare ad un testo condiviso con l’obiettivo di disegnare la forestale del futuro e dare maggiori certezze e dignità ai lavoratori, la Giunta Regionale approva un disegno di Legge che va nella direzione opposta, nessun investimento, nessun progetto, nessuna volontà politica di mettere in sicurezza il territorio e salvaguardare l’ambiente, nessun miglioramento per l’occupazione.
Siamo in presenza di una stagione estiva caldissima e come Provincia stiamo pagando un prezzo carissimo per la mancata prevenzione nei boschi, o meglio, sui ritardi nell’avvio della campagna di pulizia dei viali parafuoco a causa della mancanza di risorse certe all’interno della Finanziaria, argomento denunciato in occasione dei presidi del 26 e 27 aprile presso gli uffici territoriali e le prefetture.
Quasi giornalmente assistiamo ad incendi che purtroppo si propagano per la mancata pulizia dei viali parafuoco all’interno delle aree boschive di Siculiana, Montallegro, Caltabellotta per infine citare il disastro avvenuto a Cianciana dove lo storico bosco di Monte Cavallo è andato distrutto, circa 800 ettaridi superficie boscata.
Di fronte a questa devastazione che ogni anno continua a colpire la nostra Regione, c’è da trovare quali e di chi siano le responsabilità, ma siamo fermamente convinti che l’unica arma per combatterla è quella di mettere come prioritaria la difesa e la cura dell’ambiente e del territorio, in quanto ad oggi c’è stata una gestione della forestale condotta in assenza di obiettivi e di programmazione, episodica ed emergenziale, legata a dare una risposta occupazionale e disallineata alle reali esigenze colturali del bosco.
Assistiamo, invece, ad un Governo Regionale che con poche righe mette in campo un idea di riforma che non va assolutamente in questa direzione:
Blocco del turn-over, ossia l’unica possibilità ad oggi per un lavoratore di migliorare la propria posizione lavorativa; con il blocco del turn-over, tra l’altro, si estinguerà il contingente degli operai a tempo indeterminato.
Poca chiarezza sul “piano dei fabbisogni lavorativi annuale” che viene legato all’elaborazione dei contingenti dei lavoratori!
Nessuna prospettiva futura per un ricambio generazionale, il che fa’ presupporre che la forestale pubblica va verso la sua morte naturale vista l’età media dei lavoratori.
Nessuna certezza né sulle risorse a disposizione, né sui tempi necessari per traguardare l’ipotesi del Governo di due fasce di lavoratori a 120 e 180 giornate.
Infatti si parla di risorse sul consolidato 2021 circa 235 milioni, metà delle quali dovrebbero arrivare da progetti extraregionali, ma soprattutto si parla di un taglio del 10% su queste risorse per rispettare l’Accordo Stato Regione per il ripiano del disavanzo.
Ci poniamo una domanda: ma quali risorse si potranno utilizzare per un aumento delle giornate dei lavoratori? In quanti anni sarà possibile raggiungere l’obiettivo delle due fasce? Forse quando i lavoratori forestali saranno tutti in pensione?
Siamo fermamente convinti che in assenza di investimenti una Riforma seria e credibile non sia possibile, e per questo motivo che giorno 23 luglio parteciperemo con una folta delegazione di lavoratori forestali della Provincia alla manifestazione che si terrà a Palermo davanti all’Ars, per sollecitare tutte le forze politiche affinché si possa realizzare un Riforma che faccia fronte in maniera più efficace alle urgenti necessità di tutela e gestione del territorio siciliano, e dare una vera prospettiva, dignità e certezza economica ai lavoratori forestali siciliani".
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Fonte: www.agrigentonotizie.it
Confederali se volete bene gli operai forestali precari da una vita dovete lottare per la stabilizzazione di tutti,120 150 sono solo contentini.Si parla da anni di riforma del settore ,significa andare a migliorare l'organico è l'ambiente che ci circonda.Ripeto per il bene di tutti portate la stessa riforma della stabilizzazione del Sifus.Di Stefano Mario Giovanni
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