Ricevo e pubblico
dalle Segreterie Regionali
di Fai, Flai e Uila
"Apprendiamo dalla stampa che il Governo ha approvato in giunta una proposta di legge di riordino del settore forestale.
Prendiamo atto dell’iniziativa della quale tranne qualche cenno in alcuni incontri in assessorato non abbiamo mai potuto leggere un testo definitivo per poterlo condividere con i lavoratori". Così Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil commentano la notizia dell'approvazione da parte della Giunta di governo regionale, del Ddl di riforma dei forestali.
"Attendiamo quindi di poter leggere il testo ufficiale - commentano i segretari generali Fai Cisl Sicilia, Flai Cgil e Uila Uil, Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino - rimanendo convinti della validità della nostra proposta presentata ormai da due anni la quale prevedeva un allargamento delle competenze, due soli contingenti di garanzia, il mantenimento del turn over e l’attivazione di un percorso di ricambio generazionale". Per Cgil, Cisl e Uil "una vera riforma deve puntare a valorizzare la risorsa bosco, ad attivare percorsi di economia circolare e deve essere accompagnata da un investimento anche di risorse aggiuntive, per l’ambiente affinché possa diventare anche risorsa economica per tutta la Sicilia".
Fai Cisl Flai Cgil e Uila Uil hanno già convocato per il giorno 7 luglio gli esecutivi unitari, "con l'auspicio - sottolineano - sperando di poter avere il testo definitivo e fare una prima valutazione di merito da condividere poi con le assemblee che faremo con i lavoratori che rappresentiamo" .
"Crediamo - concludono - che una riforma della forestale, attesa da anni, debba essere una riforma condivisa con il mondo del lavoro ed essere una riforma di tutti. In assenza di un vero confronto e della condivisione del percorso, mobiliteremo tutta la categoria"".
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Per la verità mi sembra strano che i confederali non conoscono il DDL approvato dal governo Musumeci.Si spera che questa volta sarà quella giusta per dare dignità alle famiglie e una Sicilia pulita e piena di novità.Di Stefano Mario Giovanni.
RispondiEliminaSi parla di una riforma SENZA aggravio di costi per la regione, ma se aumentano le giornate....come possono rimanere invariati i costi? Temo che applicheranno un contratto diverso.....magari anche a scapito dell'indennità di disoccupazione....e con un piccolo pre-pensionamento. Rimaniamo in attesa di conoscere il testo. Gerardo Arcarese.
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