05 luglio 2021

DOMENICA D'INFERNO IN SICILIA, INCENDI DA MENFI A SCOPELLO: A SIRACUSA EVACUATI ALBERGO E PARCO ACQUATICO


Dal sito gds.it

04 Luglio 2021
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha chiesto a Roma una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile

Domenica d'inferno in Sicilia con incendi in quasi tutte la province. Decine le autobotti dei vigili del fuoco impegnate, così come in soccorso sono giunti anche i canadair. Una situazione che ha spinto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a chiedere a Roma una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali.

Sono 34 i roghi che in totale da stamane hanno devastato ettari di vegetazione e lambito case e centri abitati. Nelle operazioni impegnati centinaia di volontari di protezione, 4 canadair e 2 elicotteri coordinati dal Corpo Forestale della Regione e a supporto delle azioni di spegnimento dei vigili del fuoco e della stessa Forestale.

Il dirigente della Protezione Civile Salvo Cocina ha chiesto rinforzi per Troina dove le fiamme non hanno dato tregua su un'area molto estesa che ha raggiunto i territori di Agira e Regalbuto.


Incendi nel Palermitano

Decine di incendi vengono segnalati nella zona del Partinicese. Le fiamme sono divampate anche lungo l’autostrada A29 tra Balestrate e Partinico. In alcuni momenti l’autostrada è stata chiusa al traffico per l'intenso fumo e per le fiamme che hanno lambito la sede stradale. In azione tutte le squadre dei vigili del fuoco che stanno cercando, non senza difficoltà, di fronteggiare i vari fronti del fuoco. Gli incendi sono divampati nella zona di Madonna del Ponte, minacciando anche la chiesa, in contrada Passarello, a Montelepre, a Camporeale, Grisì e Valguarnera.  Inoltre, un incendio è divampato a Bagheria. Sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia municipale. Le fiamme sono state appiccate ad un cumulo di rifiuti abbandonato tra via Dolce Impoverile e via del Fonditore. Il rogo ha bruciato sterpaglie, copertoni e cumuli di spazzatura.


Incendi nel Trapanese

Un incendio di grosse dimensioni sta mettendo a dura prova in queste ore gli uomini della forestale del distaccamento di Castellammare e del Trapanese. La zona interessata dal fronte del fuoco è tra Monte Sparagio e Castello di Badia. Sul posto sono giunti un Falco3, un elicottero in dotazione alla Forestale per dare manforte soprattutto nelle zone impervie agli uomini che stanno operando a terra. Ad aiutare anche due squadre di associazione di protezione civile con due mezzi adatti allo spegnimento e un'autobotte del comune per rifornire di acqua. Spento un incendio che aveva minacciato un campo di grano e stava per propagarsi nelle aree limitrofe.


Incendi nell'Ennese

Emergenza incendi in provincia di Enna dove - tra Regalbuto, Gagliano, Agira e Nicosia - diversi roghi hanno devastato centinaia di ettari di terreni e danneggiato campi di grano e pascoli. In azione i vigili del fuoco del Comando provinciale, uomini della forestale e i canadair.


Incendi nell'Agrigentino

Brucia anche la provincia di Agrigento. Roghi sono segnalati vicino a Menfi.


A Siracusa evacuati albergo e parco acquatico

Un violento incendio anche nella zona nord di Siracusa. Il rogo, scoppiato tra contrada Spalla e contrada Targia, si è sviluppato alle spalle di un parco acquatico, che è stato evacuato dai vigili del fuoco, e di una rivendita di auto e caravan. Evacuato anche un albergo. Chiusa la strada per Melilli. I vigili del fuoco ed il personale della Protezione civile stanno provando a domare le fiamme. Piccoli incendi anche su alcuni tratti della Siracusa-Gela, tra Noto ed Avola e tra Avola e Cassibile. Il fumo ha invaso la carreggiata e costretto la Polizia stradale ad un intervento.

Pericoloso incendio, sempre nel Siracusano, da stamattina anche tra Lentini e Carlentini, fiamme anche ad Avola e Cassibile, a Noto, tra Vizzini e Francofonte


Musumeci chiede un vertice della Unità di crisi nazionale

Una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali. È la richiesta urgente che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha avanzato a Roma per far fronte alla difficile situazione creatasi nell’Isola in questi giorni, su due diversi fronti: la incessante caduta di cenere vulcanica sui centri etnei e i numerosi incendi, quasi tutti di origine dolosa, sviluppatisi in modo particolare nella Sicilia orientale. Le fiamme, favorite dal vento e dall’alta temperatura, interessano soprattutto le province di Enna, nel Troinese, Siracusa e Ragusa; impegnati tre canadair statali, gli otto elicotteri della Regione e tutti i reparti a terra dei vigili del fuoco, dell’Antincendio regionale e del volontariato di Protezione civile.

Domani lunedì, alle 11, al PalaRegione di Catania il presidente Musumeci incontrerà i sindaci del versante etneo per concordare assieme alcune iniziative per attenuare i disagi determinati dalla caduta di cenere, che mette a dura prova la qualità di vita degli abitanti di alcune decine di Comuni e pregiudica parte della produzione agricola.

«Abbiamo deliberato la richiesta dello stato di calamità - afferma Musumeci - ma temo che a Roma non abbiano ancora compreso la gravità della situazione. Quanti agli incendi, abbiamo impegnato tutti i nostri uomini e mezzi. Ma da soli, di fronte alla tracotanza dei piromani, possiamo fare ben poco. Ci vorrebbe la galera a vita per questi delinquenti».

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it






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