Dal sito palermo.repubblica.it
05 LUGLIO 2021
La Coldiretti: "Siamo di fronte ad un progetto criminale che sta distruggendo tutta la Sicilia"
Continua a bruciare la Sicilia. E' stato richiesto l'intervento dei mezzi antincendio aerei per un vasto incendio segnalato alla centrale dei vigili del fuoco di Ragusa nella zona di Punta Cirica nell'Ispicese. L'incendio di sterpaglie e canneto è stato alimentato dal forte vento di maestrale. Minacciate dalle fiamme diverse abitazioni. Sul posto 4 squadre dei vigili del fuoco e squadre della Forestale oltre ai carabinieri. Il sindaco di Ispica, Innocenzo Leontini, conferma che è stata allertata anche la Protezione civile per richiedere intervento di canadair ed alcune aree sono state evacuate a scopo precauzionale.
E' stata una domenica di fuoco nell'Isola, da Castellammare del Golfo a Siracusa. Traffico sbloccato e circolazione tornata alla normalità lungo la strada statale 117bis "Centrale Sicula"', che era stata provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni tra il km 2,500 e il km 3,400, a Enna, per la presenza di un vasto incendio a bordo strada. Sul posto hanno operato squadre dei vigili del fuoco, del Corpo forestale e della Protezione civile, oltre che uomini di Anas per la gestione della viabilità. I due fronti di fuoco erano divampati in tarda mattinata e che, in brevissimo tempo hanno aggredito le pendici sulle quali sorge la città e il versante del Castello di Lombardia. Le fiamme hanno risalito in pochi minuti il costone fino a raggiungere la strada di San Calogero, una delle arterie che portano al castello e dove ci sono decine di case che sono state fatte evacuare. I turisti e i visitatori, compresi i 12 archeologi dell'Universita' di Siena che sono a Enna per una missione, sono stati fatti uscire velocemente dalla fortezza intorno alla quale sorgono numerosi alberi.
Le operazioni di contrasto all'incendio di Troina (Enna), che ha distrutto monte Silice, sono durate incessantemente tutta la notte e fino a questa mattina, quando il rogo è stato domato definitivamente. Sul posto squadre da terra con uomini e mezzi della forestale regionale, dei vigili del fuoco e della protezione civile regionale. Dalle prime ore del giorno sono ricominciati i lanci da parte dell'elicottero 'Falco 4' a disposizione del sistema regionale e alle 9 sono ripresi i lanci da parte del canadair. "Emerge un quadro spettrale con ingenti danni a diverse aziende agricole - dice il sindaco di Troina, Fabio Venezia - Centinaia e centinaia di ettari andati in fumo. Chiederemo lo stato di emergenza e un concreto e immediato intervento dello stato per ristorare chi ha subito danni. Desidero ringraziare di vero cuore quanti si sono prodigati con grande impegno e professionalità per fermare la mano criminale dei piromani e scongiurare il peggio".
Poi l'appello: "Chi sa, chi ha visto, denunci questi criminali. Non è tollerabile che un intero territorio venga messo in ginocchio da piromani malati o da chi non si sa per quali interessi vuole desertificare le campagne dell'entroterra siciliano. Il Comune di Troina si costituirà parte civile in eventuali processi che riguarderanno incendi nel nostro territorio". "Siamo di fronte ad un progetto criminale che sta distruggendo tutta la Sicilia - gli fa eco la Coldiretti - Non è possibile assistere a questa devastazione continua che evidentemente nasconde interessi". Lo afferma Coldiretti Sicilia rilevando come oltre 1.000 incendi da gennaio costituiscano "una situazione incancrenita". "A rischiare non sono solo gli agricoltori ma gli incendi lambiscono i centri urbani, provocano panico e lo spopolamento delle aree interne. Complessivamente solo ieri in Sicilia considerando anche il più piccolo focolaio ci sono stati 135 incendi. Sono circa 400 gli imprenditori agricoli della Coldiretti che hanno aderito alla campagna avviata per porre un freno al fuoco con segnalazioni e azioni di spegnimento ma la situazione è ormai in piena emergenza e per questo occorre agire con piani di prevenzione efficaci", prosegue.
"Oltre al costo degli interventi per emergenza, il fuoco causa la perdita di biodiversità per danni alla fauna e alla flora con boschi di querce, di faggio, di castagno. Nelle aree incendiate vengono impedite tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono a settembre decine di migliaia di appassionati a cui si somma la difficoltà per turismo e agriturismo per calo delle presenze nelle aree coinvolte", conclude.
Fonte: palermo.repubblica.it
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