13 maggio 2021

BUOI E ASINI. ECCO CHE CI RISIAMO! IN VISTA DI UNA ADEGUATA, QUANTO NECESSARIA, RIFORMA DELLA FORESTALE SICILIANA SI INIZIA A BUTTARE FANGO SULLA CATEGORIA, UTILIZZANDO LE SOLITE MANFRINE CHE AD APPICCARE GLI INCENDI SIANO GLI STESSI OPERAI FORESTALI



di Antonino Lomonaco
Aspi di Linguaglossa (CT)

Continuare a ricordare i tanti lutti che negli anni abbiamo avuto in questa lotta o le cicatrici che ci portiamo addosso, evidentemente, non vale a niente! Ricordare che gli incendi che affrontiamo provengono, per la maggior parte delle volte, dai terreni privati abbandonati da decenni, su cui gli operai forestali della manutenzione non possono lavorarci perché, appunto, di proprietà privata, non vale a niente!
Così come ricordare, ancora, che se non ci fossero incendi per noi sarebbe meglio, dal momento che, in questo modo, non metteremmo la nostra vita a repentaglio!
Ma gli incendi, purtroppo, ci sono! Ci sono in Sicilia come nel resto del mondo.... E nel resto del mondo a causa di essi ci sono stati danni e tragedie immani, che in Sicilia, guarda caso, non si sono mai verificati: grazie alla nostra opera?!
Ma la cosa grave di questa "melma" che ci arriva addosso non è l'articolo di questo o quell'altro "pennivendolo", la cosa grave è che  a muovere queste accuse sia il dirigente generale del Corpo forestale ed il capo del servizio Antincendio boschivo dell'assessorato regionale!
Quindi dirigenti che dirigono le squadre antincendio della forestale!
Queste persone, dicendo che gli operai forestali dell'antincendio siano dei criminali, stanno dicendo che loro stessi dirigono dei criminali! E non intervengono?!!!!
Se questa accusa fosse vera, si tratterebbe di una ammissione di inadempienza inaudita, che questi dirigenti potrebbero corroborare soltanto con le loro dimissioni immediate! Dal momento che, negli anni delle loro varie dirigenze nel settore, non sono intervenuti in alcun modo a bonificare questa grave corruzione. 
Se questa accusa è falsa ( per come è! ), ritengo che dovrebbero ugualmente dimettersi perché, attraverso questa affermazione, confessano di dirigere un settore di cui non sanno niente.
Che qualche operaio forestale si sia macchiato, negli anni, di un crimine come quello di appiccare un incendio non fa testo, poiché equivale ad un poliziotto corrotto, o un politico corrotto, o un dirigente corrotto. Uno non è Tutti! Non si può generalizzare! 
Il buon senso lo sa!
Invero la questione è un'altra: che attorno alle campagne antincendio girano tanti soldi, che riguardano appalti di canadian aer pubblici pilotati da ditte private, oppure di droni che dovrebbero avvistare, in tempo reale, gli incendiari ma che, col personale in divisa ridotto ad un terzo del loro effettivo, non si leveranno mai in volo, poiché non ci sarà nessuno a poterli pilotare!
La questione, fondamentalmente, è che, questi dirigenti ben pagati non hanno mai spento fattivamente un incendio e non sanno di cosa stiano parlando. Ed invece parlano di persone oneste, che mettono a rischio, ogni volta, la loro vita per salvare un territorio che è anche il loro, e lo fanno seriamente!
Antonino Lomonaco






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