07 aprile 2021

NESSUN SOSTEGNO PER I LAVORATORI AGRICOLI, SCENDONO IN PIAZZA IL 10 APRILE. FAI, FLAI E UILA CALABRIA ANNUNCIANO CHE SUBITO DOPO SARANNO IMPEGNATE IN ULTERIORI MOMENTI DI MOBILITAZIONE PER IL COMPARTO DELLA FORESTAZIONE, MESSO IN CRISI ANCHE DAL TAGLIO DEI FONDI



Dal sito www.quicosenza.it

Lavoratrici e i lavoratori agricoli pronti a manifestare davanti alle Prefetture. Altre iniziative di mobilitazione previste per la forestazione regionale

6 Aprile 2021
CATANZARO – «Anche in Calabria, sabato 10 aprile, le lavoratrici e i lavoratori agricoli sono pronti a manifestare davanti alle Prefetture di tutto il territorio regionale, nel quadro dell’iniziativa nazionale di mobilitazione che vede coinvolto l’intero settore». Lo annunciano i segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria, Michele Sapia, Bruno Costa e Nino Merlino.

«Anche nel Decreto Sostegni, infatti, per l’ennesima volta – denunciano le organizzazioni sindacali –, gli stagionali dell’agricoltura sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro. Le lavoratrici e i lavoratori agricoli, quelli impegnati negli agriturismi e nel settore del florovivaismo sono stati nuovamente discriminati. Si tratta di settori per i quali in Calabria l’emergenza sanitaria, ancora in corso, si fa sentire con più virulenza: un’emergenza che ha fatto precipitare la maggior parte dei lavoratori coinvolti e le loro famiglie in una situazione di totale povertà».

«In Calabria, regione a forte vocazione agricola e con numerosi limiti strutturali, culturali e infrastrutturali – sostengono i sindacalisti – c’è bisogno di più investimenti, progettazione e confronto per valorizzare il lavoro di qualità e le produzioni agricole di eccellenza».

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria annunciano che «subito dopo l’iniziativa del 10 aprile saranno impegnate nell’organizzare ulteriori momenti di mobilitazione, con modalità similari, per un altro comparto fondamentale per la regione, la forestazione, settore messo in crisi anche dal taglio dei fondi operato negli ultimi anni dai Governi nazionali: un settore strategico per un territorio fragile e debole come quello calabrese, in cui la progressiva e preoccupante diminuzione del numero degli addetti mette a rischio il contrasto al dissesto idrogeologico, la manutenzione del patrimonio forestale, il servizio antincendio boschivo e tutte le azioni in linea con le politiche fortemente sostenute dall’Unione Europea».








1 commento:

  1. Vergogna c’è solo vergognarsi siamo soli sono tutte parole solo parole.che schifo totale c’è chi prende 15 mila al mese,e gente che non prende un euro come i forestali.vergogna denaro tony

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