23 marzo 2021

VERSO L'APPROVAZIONE DELLA FINANZIARIA. OK DALL’ARS ALL’ASSUNZIONE DI 300 LAUREATI


Dal sito www.ilsicilia.it

di Maria Calabrese - 22 Marzo 2021

Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, riapre i lavori d’aula sulla discussione del ddl di Stabilità. 

Approvato l‘art 15 “Rigenerazione amministrativa della Pubblica Amministrazione siciliana” che ha lo scopo di potenziare gli uffici della Pubblica Amministrazione regionale e locale coinvolti nei processi di spesa attivati per il rilancio dell’economia, e di garantire la definizione e l’attuazione degli interventi previsti dalla politica di coesione dell’Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014/2020 e 2021/2027 nonché dai fondi strutturali.

A tale fine la norma approvata oggi dall’aula ha statuito che vi saranno 300 assunzioni di laureati in materie giuridiche, tecnico-ambientali o economiche, per rinforzare per un periodo di tre anni le fila della pubblica amministrazione per favorire l’utilizzo dei fondi europei per la ripresa e dei programmi comunitari ordinari.

La novità della nuova disposizione legislativa, rispetto a quella originaria, è che i neoassunti possono essere impegnati anche nei Comuni che hanno una carenza di organico tecnico, oltre alla previsione di 50 unità che si aggiungono alle 250.
Per le finalità di cui al presente articolo la relativa spesa è determinata in 27 milioni di euro per ciascun anno, a valere sulle risorse del POC 2014/2020, con un costo lordo procapite di 90.000 euro.

Una proposta ha messo in raccordo maggioranza ed opposizione  a proposito dell’art. 15.

Il deputato democratico Antonello Cracolici ha chiarito che l’assunzione di figure specialistiche rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per amministrazione in stallo.

“La norma che consentirà alla Regione di utilizzare 300 laureati come supporto organizzativo alla spesa dei fondi extraregionale è una boccata d’ossigeno per un’amministrazione al collasso. Ho proposto e sostenuto una norma di buon senso – continua Cracolici – che risponde alla necessità di reclutare figure specialistiche in possesso di competenze utili alla gestione dei fondi europei. Assumere rapidamente laureati in materie giuridiche e tecniche da impiegare per il prossimo triennio  garantirà il necessario supporto specialistico indispensabile per l’attuazione concreta dei progetti e risponderà inoltre alle necessità di tanti Enti Locali che da tempo richiedono figure specialistiche nel campo della progettazione e della programmazione dei fondi” .

“Ottima notizia che dà risposta ai tanti appelli che arrivano ormai quotidianamente dagli enti locali e dagli uffici della stessa Regione, sempre più alle prese con carenze di organico soprattutto per le figure più tecniche e qualificate per la programmazione e gestione dei fondi europei. Avviare subito queste assunzioni permetterà di in farsi trovare impreparati di fronte alla nuova programmazione comunitaria e darà una piccola risposta alla sempre più grave grave drammatica crisi occupazionale che colpisce la Sicilia, soprattutto fra i giovani più qualificati.”, dichiara Marianna Caronia, deputata di Forza Italia e componente della Commissione Bilancio.

L’art 4 R bis recante “Disposizioni in materia di contenimento e razionalizzazione della spesa“, dopo la nuova riscrittura da parte del governo della Commissione Bilancio, è stato approvato, passa anche l’articolo 27, già inserito all’odg di Sala d’Ercole nei giorni scorsi.

Su proposta del presidente Miccichè, il governo Musumeci ritira l‘art 7 sul revisore unico, la cui discussione è stata rinviata in I Commissione dell’Ars.

Stralciato l’art 14 “Recepimento norme statali in materia di incarichi dirigenziali”, soppresso l’art 16 recante “Misure per il contenimento della spesa pensionistica e l’efficientamento del sistema previdenziale regionale”

Governo battuto a Sala d’Ercole sull’articolo 19 della finanziaria e con il voto segreto. La norma introduceva la possibilità per la Ragioneria generale della Regione di esercitare la propria attività ispettiva nei confronti degli enti vigilati e delle società partecipate regionali anche attraverso avvocati, commercialisti, aziendalisti, revisori dei conti, magistrati e avvocati dello Stato in quiescenza, oltre che attraverso dirigenti o funzionari statali e regionali in quiescenza. Inutile la difesa dell’assessore all’Economia Gaetano Armao: con 37 voti favorevoli e 16 contrati il sì ad un emendamento soppressivo ha cancellato l’articolo.

Scatta la polemica sull’art. 18 “Comando personale sanità”, ma nonostante le avversità l’aula approva la norma.

L’opposizione ha chiesto la modifica dell’articolo, proponendo di rimpinguare gli organici per gestire la lotta al contagio.

Lupo dichiara “Non siamo convinti che depotenziare la prima linea delle asp non è la scelta giusta. Rafforzare le presenze” 

L’onorevole Giusi Savarino di DB ribatte “Non capisco perché quest’aula voglia a tutti i costi vedere negatività di un sistema che ha saputo gestire gli effetti di una pandemia a cui nessuno era preparato. Siamo tra i modelli da imitare e che dati confortano noi siciliani. Riceviamo risposte positive da chi si reca negli hub e riceve la vaccinazione”.

L’esponente del governo Musumeci, l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza ha precisato in modo chiaro e puntuale che “La gestione sanitaria accentrata costituisce una parte significativa del Fondo sanitario nazionale che equivale nel bilancio della Regione a quasi 9 miliardi di euro. Con un valore in più, che la correttezza della gestione sanitaria accentrata, secondo il meccanismo di premialità del fondo, produce per il bilancio regionale una premialità che può arrivare a 300 milioni di euro. La corretta gestione e il corretto gruppo di lavoro che si occupi dei bilanci del valore di miliardi di euro, se noi li immaginassimo in ricaduta non su una struttura pubblica ma su una struttura privata, quale professionalità impegnerebbero?

La differenza sostanziale- prosegue Razza– tra l’amministrazione della regione e quella delle aziende sanitarie è che loro possono determinare nuovi  concorsi per l’assunzione di personale anche amministrativo, mentre in questa fase la Regione no”.

Lo scopo dell’art.18 ha la funzione di ottimizzare la gestione sanitaria che vale la metà del bilancio che consente di ottenere le premialità in questione. Prima si guarda alle professionalità interne, ma siccome c’è bisogno di professionalità fortemente tecnicamente competenti, non dovendo esserci nell’ambito dell’amministrazione, si chiameranno dalle aziende sanitarie provinciali”, conclude l’assessore Razza.

Approvati gli articoli 27 e 31.

Al vaglio di questa mattina e approvato nel pomeriggio l‘art 9 che detta “Disposizioni su Riscossione Sicilia S.p.A.”  E’ ripresa nel pomeriggio all’Ars la discussione sulla manovra finanziaria.

La norma prevede che “l’esercizio delle funzioni relative alla riscossione sul territorio regionale è delegato all’Agenzia delle Entrate ed è svolto dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione“, quale ente strumentale .

Secondo la predetta disposizione del ddl n.962 e nelle more del riassetto del sistema della riscossione in Sicilia, la Regione avvia le attività finalizzate alla definizione di un accordo con il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Agenzia delle Entrate, per definire tutti gli aspetti di natura tecnica ed amministrativa,  relativi al passaggio di funzioni tra Riscossione Sicilia S.p.A. e Agenzia delle Entrate compresa la cessione delle azioni detenute dalla Regione Siciliana.

Il dibattito si fa polemico in quanto la norma ha ad oggetto il passaggio del personale di Riscossione Sicilia S.p.A. alle dipendenze dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, prevedendo l’incorporazione della società partecipata pubblica siciliana nell’Ente nazionale Ader. Si trasferisce una materia attribuita dallo Statuto speciale della Regione Sicilia alla competenza dello Stato centrale senza soluzione di continuità, attraverso l’erogazione di 300 milioni di euro nell’ambito dei rapporti Stato-Regione per garantire i bilanci.

“Il governo regionale garantisca che, in sede di confronto con lo Stato per la definizione dell’accordo che sancirà il passaggio all’Agenzia delle Entrate delle funzioni di esazione delle imposte nell’Isola, attualmente svolto da Riscossione Sicilia, vengano garantiti i diritti dei dipendenti attualmente in servizio. 

La tutela dei lavoratori di Riscossione Sicilia deve essere considerata prioritaria e per questa ragione – aggiunge il capogruppo Pd Giuseppe Lupo – è necessario che il governo regionale apra un confronto con le organizzazioni sindacali e informi periodicamente la commissione bilancio dell’Ars.”

Secondo tale direzione, viene approvato all’unanimità dall’Aula di Palazzo dei Normanni un apposito ordine del giorno che sarà discusso nei prossimi giorni.

Com’è noto il settore della riscossione tributaria ha attraversato negli ultimi anni un periodo di transizione dalle società bancarie (private) alle società a partecipazione pubblica, sino alla totale acquisizione nell’ente pubblico economico.

Con legge regionale 16/2017, viene liquidata Riscossione Sicilia Spa, previo accordo con il Ministero dell’Economia e Finanze al fine di assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali del personale con contratto a tempo indeterminato in servizio alla data del 31 dicembre 2016. Sono state avviate le trattative sino a giungere alla stesura della norma nazionale di recepimento, che uniforma l’organizzazione del servizio nel territorio nazionale.

Il governo ribatte alle obiezioni sollevate dalle forze politiche presenti e fa sapere che non è in discussione il mantenimento dei livelli occupazionali e delle garanzie salariali dei lavoratori, che la Regione intende tutelare. L’Agenzia delle Entrate non ha in alcun modo palesato di voler effettuare contenimenti di personale. Il governo Musumeci ha seguito con attenzione questo negoziato assai complesso con l’Ente di Riscossione e con il Mef è riuscito ad ottenere dal legislatore statale lo stanziamento di 300 milioni di euro in favore di Riscossione Sicilia. “Un impegno enorme da parte del governo nazionale e va dato atto di questo impegno al governo regionale nel trattare con Roma che è riuscito a fare qualcosa per la Sicilia. Giusto per ricordare la storia economica di questa Regione, il Banco di Sicilia fu mandato al macero per una cifra sostanzialmente eguale che allora aspettava 700 miliardi e probabilmente sarebbe ancora in piedi. Questo esempio lo faccio per dare la percezione di quanta massa finanziaria è stata mobilitata. Riscossione Sicilia fa un lavoro enorme nell’interesse della Sicilia e del governo nazionale, poiché raccoglie risorse finanziarie anche per l’erario statale”, afferma l’assessore al Bilancio.

Il governo Musumeci invita i deputati a guardare con attenzione questa norma di cui all’articolo 9, perché non si tratta di una norma frutto di una mera elaborazione regionale, bensì di una concertazione tra Regione Siciliana e Mef, al fine di soddisfare l’esigenza di coniugare le disposizioni legislative dello Stato con quelle della Regione, sottolineando l’importanza per cui il passaggio di Riscossione Sicilia verso Agenzia delle Entrate avvenga senza traumi di alcun genere. Emendamenti modificativi sostanziali alla norma sarebbero ostativi all’obiettivo di garantire la celerità degli adempimenti normativi e che si vuole raggiungere nelle more del riassetto del sistema Riscossione in Sicilia.

Miccichè concorda con il pensiero del governo e sottolinea che “Avrei dei dubbi a far passare questi emendamenti perché noi non possiamo indicare allo Stato quello che deve fare, non possiamo condizionare ciò che è stato previsto per legge”, la questione che verte sul trasferimento del personale ricade nell’alveo della competenza statale.

Rinviata a domani la seduta parlamentare.







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