01 marzo 2021

SIFUS CONFALI - NEL MERIDIONE VENGANO INVESTITI I 112 MILIARDI DI EURO SU 209 CHE L'ITALIA RICEVERÀ DALL'EUROPA E NON SOLO UNA MINIMA QUOTA PARTE. IL MERIDIONE HA BISOGNO DI RETI STRADALI, FERROVIARIE E PORTUALI ALL'ALTEZZA DEI TEMPI ANZICHÈ IL PONTE SULLO STRETTO


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale SIFUS CONFALI
Maurizio Grosso


SIFUS CONFALI  -  NEL MERIDIONE  VENGANO INVESTITI I 112 MILIARDI DI EURO SU 209 CHE L'ITALIA RICEVERÀ DALL'EUROPA E NON SOLO UNA MINIMA QUOTA PARTE. IL MERIDIONE HA BISOGNO DI RETI STADALI, FERROVIARIE E PORTUALI ALL'ALTEZZA DEI TEMPI ANZICHE',EVENTUALMENTE, DELLA  "PIRAMIDE"  RAPPRESENTATA DAL PONTE SULLO STRETTO. CHI HA A CUORE IL MERIDIONE PRENDA POSIZIONE ASSIEME A NOI

01-03-2021- I 209 miliardi che dovrebbero arrivare dall'Europa a causa dell'emergenza sanitaria finalizzati alla ricostruzione del paese non dipenderanno nè dalla capacità contributiva dei paesi europei e nemmeno dalla capacità dei governi che sostengono di essere stati bravi ad accaparrarseli, ma dai bisogni oggettivi dei paesi medesimi.
Questo significa, purtroppo, che qualora  l'Italia, come sembrerebbe, riceverà più risorse rispetto gli altri paesi europei (fermo restando che sia disponibile a realizzare le riforme del lavoro, della previdenza e della giustizia) in base ai parametri che l'Europa si é data, evidentemente, presenta piu' bisogni degli altri paesi e pertanto, deve utilizzare le risorse medesime per superare le condizioni di marginalità annidate in alcune aree geografiche dove insistono enormi disuguaglianze strutturali.
L'italia senza il Meridione avrebbe avuto assegnati attraverso i recovery fund solo 98 miliardi. La presenza del meridione gli consente invece di ambire al reperimento di ulteriori 112 miliardi.
Un studio condotto da diversi docenti universitari siciliani e calabresi, relativo alle opere infrastrutturali presenti nella bozza di "piano nazionale di ripresa e resilenza" del 12-01-2021, propedeutico alla richiesta dei recovery fund, evidenzia che mancano progetti per il meridione ossia per la parte del paese a più alto rischio povertà di tutta Europa.
Questi studiosi individuano in un documento di denuncia e di proposta una serie di infrastrutture che risponderebbero alle esigenze di rilancio dell'economia del meidione d'Italia puntando su velocità  e collegamenti : reti portuali, ferroviarie e viarie.
SIFUS CONFALI rivendica chiarezza nei confronti del Governo Draghi: tutte le risorse che l'Europa  assegnerà tramite i recovery fund per il meridione dovranno essere investite  per opere da realizzare nel meridione medesimo anziché,  come si paventa,  una sola piccola parte che non risolverebbe il problema delle disuguaglianze.
Non è pensabile che al Meridione rimanga oltre il danno di non ricevere tutte le somme immaginate dall'Europa per affrancarsi dalle disuguaglianze, la beffa di doverle restituire senza averne ricevuto vantaggio.
Chi ha a cuore il Meridione prenda posizione assieme a noi poiche' ci troviamo davanti una nuova questione meridionale riveduta e peggiorata.
Maurizio Grosso 
Segretario Generale SIFUS CONFALI






2 commenti:

  1. Egregio signor presidente Musumeci lei e i suoi assessori state giocando troppo con il pane dei nostri figli noi forestali siamo troppo ma troppo arrabbiati e stanchi è ora di farla finita uscite subito questa sacrosanta riforma forestale perché mobiliteremo tutto non si scherza con il pane dei nostri figli diciamo solo basta Padalino Domenico operaio forestale

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  2. Sono perfettamente daccordo con il collega Domenico,credo che abbia interpretato pienamente l'umore di tutti i lavoratori forestali. Attenzione!!!
    Dalle mie parti si dice: un ti fidari ca la corda è grossa ca cu lu Troppu tirari si sdillassa. Enzo Cardinale.

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