Dal sito newsicilia.it
10/03/2021 - Chiara Gangemi
SICILIA – Disagi in Sicilia dove alcuni lavoratori della Forestale, nello specifico quelli di Monte Spagnolo (Catania), lamentano il ritardo nel pagamento degli stipendi. La nostra redazione, a fronte delle numerose segnalazioni ricevute, si è attivata subito per capire quanto sta accadendo.
A tal proposito, abbiamo fatto chiarezza sul caso intervistando il segretario regionale Ugl Agricoli e Forestali, Franco Arena. Quest’ultimo, dopo avere peraltro ricevuto la conferma ufficiale, ci ha spiegato qual è la situazione: c’è qualche ritardo a livello generale. Tra oggi e massimo entro questa settimana verrà approvato il bilancio, subito dopo l’approvazione saranno emessi i pagamenti.
Su Catania sono circa 60 i lavoratori interessati da questo disagio, a livello regionale 500 circa. Arena: “Ci saranno questi pochi lavoratori che hanno fatto queste giornate che non comprenderanno nemmeno tutto il mese di dicembre perché sono quelle dei recuperi. Di solito le giornate sono state convalidate entro fine novembre, quindi si tratta di recuperi e altre cose non previste dove la burocrazia ha allungato le tempistiche”.
Stipendi in ritardo, perché? Il punto della situazione in Sicilia
Come evidenzia il segretario Franco Arena: “Il problema c’è anche in altre province, la Regione sta tagliando dal bilancio regionale i budget per i forestali. Occorrono 260 milioni all’anno, la Regione ogni anno tende sempre a tagliare. Quest’anno col discorso dell’accordo Stato–Regione (accordo fatto qualche anno fa col governo precedente, lo Stato manderà meno fondi e quindi la Regione è costretta a tagliare dove può) taglierà ancora di più, sono infatti previsti solo 100 milioni di euro. I tagli coinvolgono i forestali perché nel nostro caso si può attingere ai fondi europei tramite TFR, quindi ci saranno solo 100 milioni di euro a livello regionale e saranno assorbiti dal servizio antincendio perché per questo settore non si può fare progettazione europea, non si potrebbe programmare perché non è produttiva. La restante somma arriverà tramite questi progetti che hanno il pro di non aggravare sul bilancio regionale e il contro che è l’iter burocratico, che allunga i tempi di assegnazione somme, porta a ritardi nei pagamenti, e anche la liquidità purtroppo arriva in ritardo. Può capitare anche qualche errore in qualche perizia che allunga ancora di più i tempi”.
Le speranze di un miglioramento con la nuova riforma, la questione ricambio generazionale
Prosegue Arena: “Siamo in fase di rinnovo della riforma forestale. Grazie alla riforma che il governo Musumeci vuole approvare prima della fine della legislatura dovremmo snellire un po’ tutto il settore nel senso di fare più regole e meno burocrazia. La riforma è una soluzione. Prima noi eravamo abituati a questi ritardi così lunghi con i governi precedenti. Musumeci quando si è insediato devo dire che ha aiutato molto il settore nel senso che ha accelerato i pagamenti, infatti i primi due anni non abbiamo avuto problemi di pagamenti se non quelli che per noi sono nella norma (un mese/un mese e mezzo di ritardo), la puntualità nel nostro comparto non è mai esistita però nemmeno questi tempi così lunghi. Tempi lunghi dettati da un processo burocratico che è legato sia a questi fondi del PSR sia al fatto che non si possono mettere in Bilancio queste riforme, questi famosi 260 milioni che ora stanno scendendo a 250 perché il comparto si sta assottigliando sempre di più. Si va in pensione e non c’è nessun ricambio generazionale al momento, nella riforma che sarà approvata mi auguro entro il 2021 è previsto invece. Anche perché tutto il comparto si aggira intorno a una media dei 50 anni, specie nel servizio antincendio dove bisogna essere allenati il ricambio è necessario”.
Cosa significa un ritardo nei pagamenti: le difficoltà dei forestali
Infine, il segretario regionale Ugl Agricoli e Forestali ci racconta: “Siamo a marzo e dovrebbero pagare la mensilità di dicembre quindi quasi 4 mesi di ritardi, ma stiamo parlando di numeri irrisori. Su 18mila forestali siciliani saranno non più di 500 che potrebbero avere questi disagi. È sempre grave ci mancherebbe, si tratta di persone con famiglie alle spalle, ma non è un problema che riguarda tutti. Inoltre non ci sono altri sussidi dovendo considerare che noi siamo lavoratori stagionali quindi c’è chi fa 78 giorni annuali, chi 101, chi 151. Nel momento in cui finisce il rapporto di lavoro si fa la domanda di disoccupazione tra gennaio e marzo, ma poi i soldi arrivano verso metà giugno/luglio quindi questo periodo è vuoto ed è un problema perché non ci sono altri ammortizzatori. Peraltro quando si va a lavorare e ci si deve spostare per diversi chilometri si devono sostenere delle spese come quelle del carburante“.
Fonte: newsicilia.it
con quale faccia parlate di ricambio generazionale.
RispondiEliminaClap clap clap...e ABBATTIAMOCI le mani. Questi sono proprio convinti che i forestali abbiano l'anello al naso!
RispondiEliminaGerardo Arcarese
Scusate sono solidale con la situazione dei colleghi e sono d accordissimo che ci vogliono prendere x i fondelli xche' sanno che e' quasi impossibile protestare xche' la nostra categoria e' troppo sparpagliata nel territorio.ma detto questo io sono un lti e ourtroppo mi lamento xche' non si parla mai di questo contingente e dei problemi che sono tanti.primo fra tutti che lo stipendio e' semore in ritardo e ibprimi mesi dell anno nonnsi vede un euro fino a quando si approva la finanziaria,cioe' aprile.quindi vorrei che chi di dovere pensasse ai problemi di tutti i lavoratori.pippo puglisi
RispondiElimina