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Maurizio Grosso Sifus Confali
16-02-2021 - In Italia basta qualche giorno di pioggia persistente per mettere a nudo la fragilità strutturale di un territorio in cui la cementificazione selvaggia e l'arroganza dell'uomo l'hanno fatta da padrone.
Dal Piemonte alla Sicilia, dal Friuli alla Sardegna, dalla Liguria alla Campania, dal Veneto alla Toscana, ecc., non c'è pioggia persistente che cada senza determiniare dissesto idrogeologico del territorio, esondazioni dei fiumi, inondazioni, frane, ecc,quindi enormi danni a cose e spesso, aimè, lutti.
Come si fa a non prevedere che una parte dei ricovery fund debbano essere spesi per mettere in sicurezza il territorio?
Come si fa a non capire che per addivenire ad un percorso di salvaguardia del territorio e relativa messa in sicurezza bisogna iniziare dando mandato agli operai stagionali idraulico - forestali di intervenire stabilmente sull'assestamento e consolidamento idrogeologico delle zone dissestate in maniera da ridurre i rischi di frane? Con la pulizia dei letti dei fiumi, dei corsi d'acqua, dei torrenti, dei laghi per evitare in occasione delle alte precipitazioni meteorologiche i cosiddetti effetti bomba? Con le piantumazioni nelle zone che hanno subito incendi? Ecc, ecc.
Il primo segnale verso la messa in sicurezza del territorio passa dall'utilizzo a tempo indeterminato dei lavoratori idraulico forestali di tutta Italia.
tutto ciò lo abbiamo rappresentato, in data odierna, attraverso una corposa missiva, al Presidente del Consiglio, Draghi.
Maurizio Grosso
Segretario Generale Sifus Confali
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