11 febbraio 2021

INCENDI, I SOSPETTI DI SEMPRE DOPO L'ARRESTO DEL FORESTALE. DALLA BUFALA DEL LAVORO IN PIÙ AI POSSIBILI FAVORI AI PASTORI


Dal sito meridionews.it

Simone Olivelli - 11 Febbraio 2021
Il caso di uno stagionale scoperto ad appiccare il fuoco in un bosco riporta all'attenzione su un argomento dibattuto. Se da un lato il numero di giornate lavorative non varia, dall'altro si guarda al legame con la pastorizia e alla necessità di aree pulite per il foraggio.

«Su un comparto di migliaia di persone è quasi fisiologico che ci sia qualche delinquente. Non per questo si può generalizzare». La notizia di un 61enne arrestato a Longi, in provincia di Messina, per avere dato fuoco a un'area demaniale ricadente nel Parco dei Nebrodi e risultato essere un forestale ha riportato all'attenzione un quesito che finora non ha avuto risposta definitiva: esiste una correlazione tra gli operai stagionali al servizio della regione e i roghi che ogni anno, specialmente nelle stagioni calde, colpiscono la Sicilia? L'ex governatore Rosario Crocetta non mancava di condividere i suoi sospetti persino in diretta televisiva nazionale, sollecitando la mai sopita antipatia popolare verso un settore in passato usato per alimentare sacche di clientelismo e, in tempi più recenti, assurto a simbolo degli sprechi pubblici. Ma anche suscitando le proteste di chi riteneva ingiusto strumentalòizzare singoli episodi.

Il forestale arrestato, «alla domanda sul perchè l'avesse fatto, si è limitato a un no comment», spiega a MeridioNews il comandante della Compagnia dei carabinieri di Sant'Agata di Militello Marco Prosperi. I militari hanno fermato il 61enne poco dopo aver innescato le fiamme. «E questo ha consentito ai vigili del fuoco di spegnere il rogo in poco tempo - continua il maggiore - Erano giorni in cui soffiava un forte vento di scirocco, condizioni ideali per i malintenzionati». L'arresto è uno dei tanti inseriti nelle liste da cui ogni anno l'assessorato all'Agricoltura attinge per avviare la campagna di pulizia dei boschi e, ironicamente, di prevenzione antincendio.
«Ufficialmente l'uomo non svolge altri mestieri, ma ci risulta che collabori con alcuni allevatori del posto quindi - conclude il maggiore - non è da escludere che l'incendio potesse essere indirizzato a ripulire un'area che successivamente sarebbe stata preparata per la crescita di piante da foraggio».
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