Ricevo e pubblico
dalla Uila Sicilia
“Si sblocca dopo oltre un anno la trattativa per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro in Sicilia, che interessa 145 mila operai agricoli censiti in Sicilia. La richiesta di Fai-Flai-Uila, ribadita con forza nel CplDay di luglio, è stata raccolta da Cia-Coldiretti-Confagricoltura. Adesso, attendiamo il confronto territoriale sui contenuti di merito e la firma degli accordi”. Lo affermano i segretari generali di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino al termine della videoconferenza tra le Segreterie delle tre organizzazioni sindacali di categoria e i vertici regionali di Cia, Coldiretti e Confagricoltura.
“I nuovi contratti provinciali – dichiarano ancora i segretari generali di Fai-Flai-Uila – puntano a migliorare salari e tutele ma anche ad affermare la filiera legale della produzione agricola in difesa dei sottopagati, dei lavoratori in nero e degli imprenditori onesti, costretti ad affrontare giornalmente la sfida impari con le aziende-pirata. Fai-Flai-Uila e Cia-Coldiretti-Confagricoltura hanno dato vita, altresì, a un coordinamento paritetico regionale che affronterà le problematiche del comparto con particolare attenzione per la individuazione di nuove linee-guida degli Enti Bilaterali e la costituzione dell’Osservatorio Regionale”.
Manca, Russo e Marino concludono: “Ribadiamo, come abbiamo già fatto con forza nel CplDay, la centralità e il valore della contrattazione provinciale per dare risposte a tutti gli operai agricoli, che continuano a rischiare e faticare nell’interesse della collettività in un momento tra i più difficili della storia del Paese. Sulla questione salariale, peraltro, sottolineiamo che non può essere considerata solo un elemento di costo ma anche uno strumento che concorre all’incremento del reddito, indispensabile per il rilancio del mercato interno in un momento di crisi senza pari”. La piattaforma di Fai-Flai-Uila, infine, propone misure di sostegno alla maternità/paternità attraverso misure quali il “bonus bebè”, il rimborso spese per asili-nido e l’istruzione, il sostegno agli operai agricoli a tempo indeterminato che sono stati licenziati. Sono inoltre previste regole contro sfruttamento e caporalato, con la definizione del costo del trasporto degli operai agricoli sui luoghi di lavoro e la sua ripartizione con le aziende, oltre alla piena attuazione dell’accordo-quadro per il contrasto alle molestie e alla violenza nel settore.
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