Quando si viene a conoscenza di un documento pubblico è giusto portarlo all'attenzione di tutti. Al Blog interessa proprio questo! Lo stesso spera che si sviluppi un qualcosa per non stare con le mani in mano.
Ricordiamocelo tutti, la manna non cade dal cielo!
Il condizione è sempre d'obbligo, le garanzie occupazionali non dovrebbero essere a rischio. Blocco di nuovi ingressi per almeno un quinquennio, ma anche blocco del turn over nel periodo successivo, cioè fra cinque anni.
Partiamo dal presupposto che questo anticipo e sintesi di bozza, può essere sempre migliorata o peggiorata.
Però i lavoratori forestali, punzecchiando i propri sindacati per una manifestazione sotto la Presidenza della Regione, potrebbero contribuire a far nascere qualcosa di buono. Scusate, se non ora, quando?
Il vero sindacato sono i lavoratori stessi, quindi la bellissima idea sarebbe quella di una petizione da inviare a tutte le OO.SS. (Autonomi e Confederali) per chiedere uno sciopero regionale, come ai vecchi tempi.
Manifestare per i propri diritti non è reato, ma nemmeno vergogna!
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Riforma dei consorzi di bonifica e dei forestali.
Per una migliore lettura ho trascritto la parte che riguarda i lavoratori forestali
Si premette che il costo complessivo annualmente posto a carico del bilancio della Regione siciliana, al netto di marginali oneri afferenti all'acquisto di attrezzature da lavoro (carburante ed altri oneri correlati a mezzi di lavoro utilizzati, ferramenta di singolo modico valore etc.) si riferisce prevalentemente ad oneri relativi a garanzie occupazionali previste dalla legge speciale per i lavoratori forestali, impiegati nei contingenti di personale occorrente per lo svolgimento delle attività gestionale del demanio forestale regionale delle risorse naturali condotta in amministrazione diretta.
La disciplina attualmente in vigore presso la Regione Siciliana costituita dalla legge regionale 6 aprile 1996, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni, nell'ambito delle misure riguardanti l'occupazione forestale, che costituisce "norma speciale" secondo quanto stabilito all'articolo 45 bis, suddividendo i lavoratori in diversi contingenti, assicura agli stessi lavoratori una garanzia di fascia occupazionale per un certo numero di giornate lavorative annuali
Per tanto sulla base di quanto sancito dalla suddetta norma, a decorrere dalla sua entrata in vigore, il comparto dei lavoratori forestali, definito come "elenco speciale", ha subito e continua a subire una progressiva diminuizione non essendo più alimentato a seguito del collocamento in quiescenza dei lavoratori.
Fermo restando il rispetto delle garanzie occupazionali, è quindi possibile ottenere delle economie in relazione ai pensionamenti e/o ad altre eventuali misure di fuoriuscita anticipata e di accompagnamento alla quiescenza, che di anno in anno potranno essere poste in essere. Tale misura, tuttavia, per avere una significativa ricaduta in termini di risparmio di spesa, presuppone l'adozione di apposite previsioni normative che mantengono in alterato il blocco di nuovi ingressi di lavoratori nel bacino almeno per un quinquennio e che, al contempo limitino la possibilità prevista dalla vigente normativa del cd. "meccanismo di sostituzione dei posti resisi disponibili nel periodo successivo, puntando a migliorare la progettazione delle attività e la relativa organizzazione.
Si precisa che il capitolo del bilancio interessato dalla riduzione è il 156604.
Altra economia, seppur in forma indiretta, potrà concretizzarsi attraverso un diverso e maggiore impiego di medesimi contingenti di lavoratori in altre attività che, compatibilmente alle mansioni possedute dal detto personale, potranno dagli stessi essere svolte, così come ad esempio in relazioni a taluni interventi eseguibili in materia di protezione civile.
Al riguardo è in fase di definizione un apposito disegno di legge di iniziativa governativa che, nel rispetto delle suindicate previsioni, disciplini un'adeguata riforma del settore forestale e possa generare una concreta economia di spesa a favore dei futuri equilibri di bilancio.
E' inoltre previsto il ricorso al finanziamento a valere su fondi extraregionali per quota parte della spesa limitatamente a quelle attività compatibili con l'utilizzo di tali risorse, per l'anno 2021 l'utilizzo di fondi extra regionali si stima pari a 132 milioni di euro e per l'anno 2022 pari a 110 milioni di euro, mentre nel 2020 p stato pari a 33 milioni di euro a valere del Fondo Sviluppo e Coesione
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