Provvedimento composto da 3292 pagine.
Con molta sintesi, si è provveduto ad estrapolare dalla citata deliberazione quanto segue:
Misure, sottomisure ed operazioni che concorrono agli obiettivi specifici
Prevenzione dell'erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi, con gli obiettivi di sostenere i processi produttivi e le pratiche agricole e forestali che favoriscono una migliore gestione del suolo e salvaguardare l'agricoltura nelle zone svantaggiate di montagna
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Andrebbero molto utilmente considerati anche diverse tipologie di interventi forestali, visti anche in termini di prevenzione dei dissesti e dei fenomeni erosivi e quindi finalizzati a prevenire a monte gli interrimenti degli invasi. Da questo punto di vista, una corretta strategia relativa a questi investimenti dovrebbe prevedere un’attribuzione di significative priorità a quelli riguardanti i bacini in cui ricadono i grandi e medi invasi interessati da maggiori criticità.
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Rapporto Ambientale – VAS PSR Sicilia 2014/2020
Aree boscate e demani forestali
La superficie forestale è uno degli indicatori di contesto previsto dal Piano di monitoraggio ambientale del PO FESR 2007-2013 e dai regolamenti comunitari, anche se le azioni relative alla forestazione ed alla prevenzione dagli incendi boschivi sono oggetto di intervento del PSR, ed ha la funzione di
verificare la sostenibilità dell’uso delle foreste, che oltre alle funzioni produttive, tengono in considerazione quelle, insostituibili, di conservazione e di protezione degli equilibri ecologici, di appagamento della domanda di naturalità (habitat e biodiversità) e di conservazione futura dell’integrità ambientale. Si producono in ogni caso le tabelle relative agli indicatori previsti, derivate dall’inventario forestale regionale, raggiungibile al seguente indirizzo web:
L’IFRS, per l’anno 2009, stima la superficie boscata regionale in 508,118,31 ha (19,92% del territorio regionale) di cui 274.454 ettari di BOSCHI (11%) e 237.667 ha di “altre terre boscate”. Con il termine “altre terre boscate”, sono state iscritte al patrimonio forestale anche i boschi bassi e radi, le boscaglie, gli arbusteti e di altre aree di indubbio valore naturale sebbene caratterizzate da un più basso numero di specie arboree.
La metà della totale superficie boscata (52%) ricade nei territori provinciali di Messina (30.6%) e di Palermo (21.6%). Tra le province, Messina presenta anche il più alto indice di boscosità (26%), seguita da Catania (13%) e Palermo (12%). Nella tabella 4.1.4.1 sono evidenziate le diverse categorie d’uso del suolo
La principale minaccia per il patrimonio forestale è rappresentata dagli incendi boschivi a carico della vegetazione spontanea, ma anche di quella coltivata, che riducono le superfici boscate influenzando negativamente sia la rapida mineralizzazione della sostanza organica sia la superficie delle coperture
vegetali, che esercitano un importante ruolo protettivo per la fauna selvatica che vi vive, oltre che nei confronti dell’erosione idrica ed eolica dei suoli.
Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, per il periodo di 2002-2005, si sono registrati 2.710 incendi con una superficie complessiva percorsa dal fuoco di oltre 51.500 ettari, di cui più di 15.000 di superficie boscata. Il trend del fenomeno è in continua crescita: negli anni
2006-2008 la superficie percorsa dal fuoco è stata di 80.383,45 ettari, di cui 24.231,76 di superficie boscata. Un dato rilevante è dato dalle superfici percorse in aree protette che sono state dal 2003 al 2008 circa 18.000 ettari.
Una parte della superficie forestale include i boschi demaniali. I demani forestali, oltre a fornire un contributo nella prevenzione dalle inondazioni, nella mitigazione degli effetti della siccità e nel combattere l’erosione del suolo, forniscono un notevole contributo nella tutela della fauna selvatica. Il bosco infatti rappresenta luogo di sosta, di rifugio e di riproduzione per diverse specie di animali selvatici.
Secondo i dati forniti dal Dipartimento Regionale Azienda Regionale Foreste Demaniali, la superficie interessata dai demani forestali (fig. 4.1.4.1) ammonta a circa 172.548 ettari.
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Negli ultimi anni è cresciuto costantemente, anche in Sicilia, l’interesse verso le biomasse forestali ad uso energetico. Pinete ed eucalitteti sono le tipologie di soprassuoli forestali che, per natura, consistenza delle superfici, ubicazione e regimi vincolistici contenuti, rivestono il maggiore interesse per una possibile destinazione della biomassa ad uso energetico.
I dati del patrimonio forestale demaniale gestito dal Dipartimento Regionale Azienda Foreste permettono di fare delle stime circa natura e quantità delle biomasse potenzialmente ricavabili. Per le pinete, considerando solo quelle con grado di copertura superiore all’80%, pari a 19.347 ettari e la sola massa da singolo taglio intercalare di diradamento, è possibile stimare in circa 0,97 Mt le biomasse periodicamente ricavabili. Rilievi su rimboschimenti di 30-35 anni, mai diradati, evidenziano come, da un diradamento basso che riduca la densità del 30% e l’area basimetrica del 25%, vengano asportati mediamente circa 60 m3/ha di materiale legnoso, pari al 18% della massa totale presente.
Ipotizzando interventi di diradamento a cadenza decennale, con la necessaria scalarità di intervento fra i popolamenti interessati, è possibile stimare una quantità di biomassa di conifere utilizzabile annualmente non inferiore a 100.000 t/anno.
Anche la misura 7 (sottomisura 7.2) contribuirà alla focus specifica attraverso la realizzazione di impianti di produzione di energia termica alimentati da biomasse agro-forestali, di locali e di impianti fotovoltaici e micro-eolici per la produzione di energia elettrica destinati al riscaldamento e all’alimentazione di edifici pubblici.
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- Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e miglioramento della redditività delle foreste
- Supporto per il ripristino dei danni alle foreste da incendi boschivi e da calamità naturali edeventi catastrofici, comprese fitopatie, infestazioni parassitarie e rischi climatici
- Sostegno per il ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici
- Investimenti diretti ad accrescere la resilienza, il pregio ambientale e il potenziale di mitigazione
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