Dal sito www.laleggepertutti.it
18 Gennaio 2021 Autore: Carlos Arija Garcia
Ecco quando il coronavirus viene considerato
infortunio anziché malattia, quale indennità spetta e come deve comportarsi il dipendente.
Spetta all’Inail farsi avanti per tutelare il lavoratore rimasto contagiato dal Covid nel luogo di lavoro e nel tragitto casa-lavoro. Vengono ritenuti infortuni, infatti, anche i casi di malattie infettive e parassitarie come il coronavirus: l’origine virulenta viene equiparata a quella violenza. Negli altri casi, cioè quando il contagio avviene fuori dall’ufficio o dalla fabbrica, il lavoratore viene tutelato dall’Inps come in un caso di normale malattia.
Non si tratta di casi sporadici: si pensi che una denuncia di infortunio su cinque presentate lo scorso anno riguardavano proprio il contagio da Covid, per lo più nel settore sanitario.
L’intervento dell’Inail riguarda lavoratori dipendenti ed assimilati, parasubordinati, sportivi professionisti dipendenti e dirigenti che abbiano subìto una lesione sul posto di lavoro da cui possa derivare un’inabilità permanente o temporanea con la conseguente assenza per più di tre giorni. L’indennità viene erogata anche durante la quarantena o l’isolamento fiduciario. Il lavoratore deve essere munito di certificazione medica dell’avvenuto contagio o dell’obbligo di quarantena o di isolamento. In caso di decesso del lavoratore, la famiglia ha diritto a ricevere un’indennità una tantum dal Fondo per le vittime di gravi infortuni sul lavoro.
Al lavoratore va mantenuto il posto per il periodo di comporto previsto dal contratto nazionale di categoria, a meno che il contagio sia avvenuto a causa della mancata tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro da parte del datore: in questo caso, il dipendente non può essere licenziato nemmeno se per colpa delle sue condizioni supera il comporto.
I settori in cui maggiormente interviene l’Inail sono quelli in cui i lavoratori sono più esposti al contatto con il pubblico, come gli addetti alla sanità, cassieri, venditori banconisti, operatori del trasporto, ecc.
Fonte: www.laleggepertutti.it
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