Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus
Maurizio Grosso
RIBERA 4-12-2020 - Nonostante la copiosa pioggia, la 5* tappa ( dopo Adrano, Biancavilla, Paterno', Palagonia) del tour pro diritti dei braccianti agricoli promosso dal SIFUS, si e' tenuta lo stesso.
I dirigenti del SIFUS, alle 6 di mattina in punto ( Peppe Lauro, Ernesto Abate, Lino Masi e Maurizio Grosso) , erano al bar Zamenhof ( nome della piazza) , ossia in uno dei luoghi simbolo in cui a Ribera si incontrano i braccianti (in gran parte arabi) prima di andare nelle campagne a prestare attivita' lavorativa che in questa fase dell'anno consiste nella raccolta delle pregiate arance " Washington Navel".
Dall'interlocuzione con i braccianti e' emerso che le condizioni lavorative non sono dettate dal contratto collettivo ( che sconoscono) ma dalle consuetudini, dagli usi e dai costumi che si sono consolidati nel tempo a causa dell'assenza di una forza sindacale autorevole: spesso e volentieri lavorano in nero, percepiscono 45/50 euro al giorno e lavorano 8-10 ore sperando di venire riconfermati per l'indomani. Ogni mattina alle ora 6:30 si incontrano al bar ed aspettano che "il padroncino" di turno li venga a reclutare, in furgoncino o in macchina oppure, essendo stati impegnati già nei giorni precedenti, partono, sempre da li, autonomamente per recarsi in campagna.
Ogni tanto dal bar passa qualche bracciante donna di nazionalità rumena impegnata nei magazzini per la lavorazione del prodotto gia' raccolto. Per loro, la retribuzione e',almeno, 5 euro in meno rispetto quella degli uomini.
Singolare e' quanto il SIFUS ha avuto modo di constatare, verso le 6:45, mentre pioveva, in corso Regina Margherita: i braccianti, prevalentemente arabi, a decine, in gruppi di 4-5, era fermi sotto i balconi pronti a vendere le loro braccia ai " padroninci"che li avvicinavano per raccogliere il prodotto a prescindere delle precipitazioni meteorologiche.
A proposito dei padroncini: sono rappresentati dai piccoli produttori agricoli ossia, dalle vittime certificate del sistema commerciale malato dettato dalla grande distribuzione organizzata che anziche' respingere il sistema medesimo, lo subiscono scaricando contro i braccianti i costi di produzione ( taglio dei diritti).
Le prossime tappe della campagna pro diritti saranno a Vittoria (rg), Cosenza e Taranto, dopodiché, verra' definito il piano di rilancio del comparto bracciantile ( in costruzione) che il Sifus presenterà ai Ministri del Lavoro e dell'Agricoltura per chiederne l'applicazione.
In caso contrario, il sindacato e' pronto alla mobilitazione.
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