Dal sito gds.it
28 Dicembre 2020
Un mensile con una quota fissa tra i 200 e i 250 euro al mese più una parte variabile calcolata in base all'Isee familiare. Sarà questo l'ammontare dell'assegno unico universale per i figli che è sempre più vicino. Infatti, la misura è prevista nella manovra approvata alla Camera e ora all'esame al Senato.
Previsto uno stanziamento da 3 miliardi che saranno destinati ai genitori con figli fino a 21 anni. Quindi l'assegno sarà erogato a tutte le famiglie fino al 21esimo anno di età dei figli.
L’assegno unico non concorrerà alla formazione del reddito imponibile e potrà essere cumulato con il reddito di cittadinanza. E' prevista una maggiorazione del 20% per i figli successivi al secondo mentre per i figli disabili la maggiorazione va dal 30% al 50% e sarà estesa per tutto l’arco della loro vita, senza limiti d’età.
La misura dovrebbe entrare in vigore l'1 luglio 2021 e dal 2022 lo stanziamento dovrebbe raggiungere i 5 o 6 miliardi. Consisterà nell'unificazione di tutte le attuali detrazioni fiscali e assegni, diventando una sorta di bonus unico che sostituirà le precedenti detrazioni e i precedenti incentivi.
L'inizio dell'erogazione avviene dal settimo mese di gravidanza per ogni figlio a carico: ne dovrebbero beneficiare, secondo i calcoli dell'Istat, 12,5 milioni di figli, tra cui 10 milioni saranno minori.
«Nella manovra - affermano i deputati Pd Paolo Lattanzio, della commissione Cultura, e Paolo Siani, capogruppo in bicamerale Infanzia e adolescenza - ci sono misure importanti a favore dell’infanzia: dall’assegno unico per i figli con risorse per 3 miliardi (che diventeranno 5 nel 2022), primo passo del Family Act, al rifinanziamento del bonus bebè per tutti i nati nel 2021; dal congedo di paternità obbligatorio allungato da 7 a 10 giorni al fondo da 50 milioni di euro per le aziende che aiutano il rientro al lavoro delle neo-mamme. Oltre ad aiuti per l’imprenditorialità femminile e 500 euro al mese per le mamme single e disabili. In aggiunta ricordiamo il cellulare (o tablet) 'prestato' per un anno con abbonamento internet, destinato alle famiglie con Isee sotto i 20 mila euro, e quindi ai ragazzi meno abbienti alle prese con la Dad. Ora per rendere efficaci queste misure occorre un impegno concreto da parte del governo per una cornice trasversale da inserire nel Pnrr».
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Fonte: gds.it
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