09 dicembre 2020

COVID, ANTIVIRALE BLOCCA IL CONTAGIO IN 24 ORE NEI FURETTI. SOMMINISTRATO PER VIA ORALE, È GIÀ IN SPERIMENTAZIONE SULL'UOMO

Un nuovo farmaco antivirale blocca il contagio da Covid-19 nei furetti (fonte: Pixabay)
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Dal sito www.ansa.it
Un nuovo farmaco antivirale sviluppato contro l'influenza, il Molnupiravir (MK-4482/EIDD-2801), riesce a bloccare completamente la trasmissione del virus SarsCoV2 nei furetti in appena 24 ore: facile da assumere per via orale, è già in fase avanzata di sperimentazione clinica contro Covid-19.

Qualora confermasse le sue potenzialità anche nell'uomo, potrebbe diventare uno strumento per frenare la progressione della malattia, ridurre il tempo di isolamento dei pazienti e spegnere rapidamente i focolai locali. Lo si evince dallo studio pubblicato su Nature Microbiology dai ricercatori della Georgia State University, negli Stati Uniti.

"Avevamo già notato che MK-4482/EIDD-2801 ha un ampio spettro d'azione contro i virus respiratori a Rna e che la somministrazione per via orale negli animali infetti riduce di diversi ordini di grandezza la quantità di particelle virali liberate, diminuendo drasticamente la trasmissione", spiega il coordinatore dello studio, Richard Plemper.

"Tali proprietà hanno reso MK-4482/EIDD-2801 un promettente candidato per il controllo farmacologico di Covid-19". Per questo i ricercatori hanno pensato di testarlo sui furetti, modelli animali perfetti per studiare la trasmissione dell'infezione "perché diffondono facilmente il virus SarsCoV2 anche se la maggior parte non sviluppa sintomi severi, proprio come accade nelle persone giovani adulte", precisa il co-autore dello studio, Robert Cox.

I furetti sono stati quindi infettati con SarsCoV2 e, non appena hanno iniziato a emettere particelle virali dal naso, sono stati trattati con Molnupiravir. "Quando li abbiamo messi in gabbia con furetti sani, non si è verificata alcuna infezione", afferma il ricercatore Josef Wolf. Al contrario, i furetti infettati e trattati con placebo hanno contagiato tutti i compagni di gabbia sani. Se i risultati venissero confermati anche sull'uomo, i pazienti trattati potrebbero smettere di essere contagiosi in 24 ore dall'inizio della terapia.

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Fonte: www.ansa.it






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