Ricevo e pubblico
dalla Uila Sicilia
Comunicato stampa
12 Ottobre 2020
“Il governo regionale continua a promettere riforme che non ci sono e a impegnarsi su date che non vengono rispettate. Così si offendono oltre 19 mila lavoratori e 214 sindaci siciliani che con Uila Uil, Flai Cgil e Fai Cisl sono stati e sono protagonisti della battaglia per la riforma forestale. Al danno, intanto, si somma la beffa: i forestali rischiano di vedersi negare le giornate di attività previste dalla legge e rimane irrisolto il caso degli arretrati contrattuali”. Così i segretari territoriali della Uila Sicilia, convocati oggi in videoconferenza dal segretario generale Nino Marino, spiegano le ragioni “della piena e convinta partecipazione” al sit-in unitario di protesta che si terrà mercoledì 14 con inizio alle 10 dinanzi la sede della Presidenza della Regione a Palermo.
Nino Marino insieme con Maria Concetta Di Gregorio, Gero Acquisto, Sebastiano Di Pietro, Francesco Paolo Guida, Giuseppe La Bua, Tommaso Macaddino ed Enzo Savarino contestano “l’inspiegabile silenzio del governo Musumeci di fronte al documento che nelle scorse settimane era stato firmato dai segretari di Uil, Cgil e Cisl Sicilia assieme ai segretari di Uila, Flai e Fai per chiedere un confronto urgente e denunciare i ritardi negli avviamenti dei lavoratori forestali e l’incertezza sulle risorse finanziarie, attualmente non disponibili, necessarie a completare le giornate di garanzia previste dalla legge”. “Vogliamo sottolineare – avevano scritto Claudio Barone, Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio, Nino Marino, Tonino Russo e Pierluigi Manca – che il mancato espletamento dell’attività lavorativa per oltre 19 mila forestali comporterebbe un danno economico per loro, per le loro famiglie e le comunità in cui vivono oltre a provocare un irrimediabile danno contributivo e previdenziale. Riteniamo inoltre preoccupante e fortemente lesiva che, malgrado la proposta legislativa esitata dalla Giunta, gli uffici stiano procedendo al recupero degli arretrati contrattuali 2006/2009 e lo stiano facendo proprio nel momento in cui i forestali soffrono per l’accumulo di arretrati e l’incertezza sulle giornate lavorative”. Il danno e la beffa, appunto.
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I paladini (la triade) si sono svegliati adesso? Operai è l'ennesima volta che quest ci prendono per il culo e ora di abbandonare il sindacato in massa, niente deleghe, non partecipate ad nessuna manifestazione indetta da loro, vedrete che usciranno con l'ennesimo accordo del piffero. Svegliamoci Giovanni Lavanco.
RispondiEliminaAncora una volta fanno finta di niente questi sig sindacati questa riforma non si fa ci prendono in giro sempre colleghi forestali togliamo i tutti dai sindacati sono tutti uguali?? Pietro Burgio
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