18 settembre 2020

CUSTODIAMO LA FORESTA CHE CI CUSTODISCE


 

Dal sito www.forestaetica.com

“Tu sarai un Cedro per la nobiltà della tua sincerità e della tua dignità; Biancospino per lo stimolo alla correzione e alla conversione; Mirto per la discreta sobrietà e temperanza; Olivo per la fecondità di opere di letizia, di pace e di misericordia; Abete per elevata meditazione e sapienza; Olmo per le opere di sostegno e pazienza; Bosso perché informato di umiltà e perseveranza.”

Libro della Regola Eremitica, anno 1080


Così la Comunità Eremitica nata nel cuore della foresta appenninica del Casentino dava fondamento, con la sua prima regola scritta, alla propria vita vissuta in rapporto con l’ambiente che la circondava e la custodiva, così che si disse: “custodiamo la foresta che ci custodisce”. Custodire significa conoscere, apprezzare, promuovere, proteggere. È una reciprocità creatrice di un’etica dinamica che, sul piano sociale antropologico ed economico, sorge e si evolve nell’ambiente vissuto. Per oltre otto secoli gli Eremiti di Camaldoli hanno dato vita a quest’etica, di cui ancora sono visibili tracce vitali, frutto di una eredità, a volte implicita, necessaria da riscoprire.

È per questo motivo che l’UNESCO ha dimostrato il suo interesse ed è iniziato il procedimento per il riconoscimento del Codice Forestale Camaldolese quale patrimonio immateriale universale dell’umanità.

Fonte: www.forestaetica.com




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