Dal sito www.filodirettomonreale.it
Droni e quaranta uomini per il controllo del territorio boschivo
Scritto Da Caterina Ganci il 18 Ago 2020
Droni e quaranta uomini per il controllo del territorio boschivo
Dopo un giorno di fiamme, quel che resta è un’aria acre e gli occhi pieni di sdegno. La natura grida giustizia per i suoi boschi distrutti. Ancora una volta abbiamo assistito a un triste spettacolo: la distruzione del nostro patrimonio boschivo per mano dell’essere umano.
Le fiamme non danno tregua. Ieri, diversi i roghi che hanno ridotto in cenere centinaia di ettari di vegetazione. Canadair, elicotteri, Vigili del fuoco, squadre antincendio, Protezione civile sono stati di nuovo al lavoro per cercare di domare gli incendi che hanno bruciato un’altra importante fetta di territorio. Ettari di bosco andati in fumo: piano Tavernella (sul lato di Casaboli), il costone dopo il cimitero di Monreale, Monte Renda (con un punto di fuoco a Pioppo e uno a Villaggio Sant’Anna), Villaggio Primavera e Valle Corta. Altri due incendi sono stati spenti immediatamente a Poggio San Francesco e a Giacalone. In alcune aree le fiamme si sono pericolosamente avvicinate alle abitazioni: complici le alte temperature e il vento.
Già ieri il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, aveva annunciato nell’immediato l’attuazione di protocolli straordinari. Stamattina è avvenuto un tavolo tecnico con la Protezione Civile per il monitoraggio del territorio boschivo e preparare un piano d’intervento. “Stiamo coinvolgendo associazioni e protezione civile – spiega Arcidiacono – ognuno di noi si deve prendere in carico il territorio. Stiamo valutando l’ipotesi di impiegare 40 uomini per presidiare il territorio, tra questi abbiamo chiesto di poter coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza. Il controllo dei boschi è un deterrente. Inoltre, abbiamo chiesto l’utilizzo del drone. Questa volta – aggiunge e conclude il primo cittadino – la manutenzione dei boschi c’entra ben poco. Il problema è più complesso, è un disegno particolare che va dall’alto verso il basso”.
Buongiorno primo cittadino la manutenzione dei boschi quale la pulizia del sottobosco e la cosa primaria attività che nn si effettua solo tre o quattro mesi l'anno queste attività con i svolte di capo di annata ovvero stabilizzare i dipendenti forestali e dare loro una fetta di bosco da curare tutto l'anno solo così si può dare una aiuto concreto alla salvaguardia .
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