Dal sito livesicilia.it
di Francesco Scollo
Le fiamme potrebbero essere state appiccate dai piromani. In azione canadair
CALTAGIRONE – Due Canadair e due elicotteri stanno cercando, da circa tre ore, di domare un vasto incendio che sta distruggendo ettari di macchia mediterranea nel territorio del Bosco Santo Pietro di Caltagirone. Da una primissima ricostruzione sarebbero sei gli innesti scattati che avrebbero dato vita ad altrettanti roghi nelle zone del territorio del calatino. Le fiamme stanno interessando i territori ai confini con Mazzarrone, Granieri, Santo Pietro, nelle contrade Ficuzza, Bongiovanni Vaccaro e Renelle. La matrice, sembrerebbe di origine dolosa.
Oltre i mezzi dall’alto sono sopraggiunti sul posto i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Caltagirone, la Guardia Forestale, la Protezione Civile e in supporto nei luoghi dove si stanno susseguendo i lanci d’acqua da elicotteri e canadair sono sopraggiunti i Carabinieri del Comando Compagnia di Caltagirone. Andato completamente distrutto il rifugio dell’associazione ambientalista “Il Ramarro”, un associazione storica di Caltagirone impegnata nella piantumazione di essenze arboree nei terreni del demanio comunale e che promuove da decenni la cultura ambientalista e della salvaguardia del Bosco di Caltagirone.
Le fiamme hanno distrutto, oltre che tutti gli arredi esterni del rifugio anche e soprattutto gli oltre 2000 alberi che erano stati piantumati a spese degli associati per il rinverdimento del bosco. Decine di migliaia di euro di danni agli impianti di irrigazione a servizio della struttura.
Sgomento e rassegnazione fra gli associati giunti sul posto: “È la seconda volta che accade in poco tempo, non è tollerabile, siamo distrutti, anni ed anni di sacrifici vanificati”
Le operazioni di spegnimento, ci dicono, si protrarranno sino a tardi, considerato che il fronte è attualmente alimentato da vento di scirocco che non accenna a diminuire. Il Bosco Santo Pietro da decenni è interessato da incendi di chiara matrice dolosa. Impossibile sino ad oggi è stato dare un volto ai piromani che ogni anno distruggono decine di ettari di bosco all’interno di quella che è una delle riserve naturali orientate più belle della Sicilia.
3 Luglio 2020
Fonte: livesicilia.it
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