Dal sito www.radiocl1.it
Lo Snalv Confsal Caltanissetta, Enna, Agrigento, con il segretario Manuel Bonaffini, segnala “l’attuale grave situazione che non vede ancora avviate al lavoro le squadre antincendio boschivo del Corpo Forestale Siciliano che restano, all’oggi, non impegnate pur essendo, ormai, attuale e forse improcrastinabile l’utilizzo dei lavoratori addetti alle stesse”.
Bonaffini chiede “che fine abbiano fatto tutte le richieste di avviamento al lavoro degli interessati, che sin da subito potrebbero assicurare, ad esempio, la prevenzione all’interno delle aree boschive, già interessate da incendi fors’anche a matrice dolosa. Questa organizzazione sindacale registra, anche, il mancato impegno, che ha diretta refluenza sulla vicenda rappresentata, da parte del Governo Regionale in ordine alla stabilizzazione dei lavoratori forestali. La situazione, giorno dopo giorno, assume caratteri di drammaticità, sopratutto alla luce della improvvisa elevazione delle temperature, che stanno determinando, come accennato, il divampare di numerosi incendi, addirittura con la evacuazione di numerose abitazioni e con la messa a repentaglio dell’incolumità della popolazione”.
Di fronte a tale stato di cose “si assiste all’inazione del Governo, che si è limitato, con chiacchiericci senza costrutto, ad esporsi con promesse mai mantenute, non assicurando certezza di futuro a migliaia di lavoratori, che potrebbero curare servizi in continuità con la tutela della sicurezza e dell’interesse generale”.
Lo Snalv Confsal delle tre province del centro Sicilia chiede “un impegno serio e fattivo del Governo per assicurare concretezza di futuro ai lavoratori rappresentati e risolvere l’annosa questione di una stabilizzazione sempre annunciata e predicata ma mai concretizzata, di unità lavorative che potrebbero essere adibite anche a numerosi altri servizi di pubblica utilità”.
Il Governo regionale “dopo le promesse mai mantenute sulla stabilizzazione dei Forestali, oggi affida lo spegnimento degli incendi, che forse si sarebbero potuti prevenire, all’utilizzo dei canadair con costi impensabili. Si attivi, allora da subito prevenendo gli incendi, dando sicurezza ai lavoratori con la loro pronta assunzione per la realizzazione, ad esempio, dei viali parafuoco, della vigilanza dei boschi, rispettando il diritto dei lavoratori a vedersi impegnati per le giornate lavorative previste per legge”.
“Sorge il dubbio – conclude Bonaffini – che il mantenimento del precariato, del controllo dei lavoratori e della loro gestione possa giovare a qualcuno, ma quel che è certo, che detto stato di fatto non giova alla dignità dei forestali, che non potranno mai raggiungere una loro autonomia personale ed economica. Si auspica, quindi, che il Governo Regionale, conscio dell’attuale stato di emergenza, avvii, immediatamente, le assunzioni degli operatori forestali, nelle loro diverse articolazioni con impegno lavorativo per 151, 101 o 78 giornate, mantenendo, finalmente. gli impegni assunti”.
Fonte: www.radiocl1.it
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