27 maggio 2020

“PREVEDIBILE UNA SECONDA ONDATA”. IL MINISTRO SPERANZA: “PROBABILMENTE L’EPIDEMIA TORNERÀ, DOBBIAMO ESSERE PRONTI”. STUDIO ITALIANO: “LOCKDOWN HA EVITATO IL DOPPIO DEI MORTI”


Dal sito www.lasiciliaweb.it

26 Maggio 2020
ROMA – “Una seconda ondata epidemica è temuta da tutti gli scienziati del mondo: chi ha il compito delle decisioni politiche non può sottovalutare tale eventualità e dobbiamo farci trovare pronti”. Il ministro della salute Roberto Speranza, intervistato da Sky, non abbassa la guardia.

“Per questo – spiega – abbiamo aumentato i posti in terapia intensiva del 115%. Siamo preoccupati dall’ipotesi di una seconda ondata e il paese deve farsi trovare pronto nella sua interezza. Vediamo i dati giorno per giorno: abbiamo retto bene le aperture del 4 maggio ma poi ci sono state numerose altre aperture il 18 maggio. L’incubazione del virus è in media 7 giorni, quindi i dati veri per misurare cosa è avvenuto dal 18 maggio li vedremo solo a fine mese e solo quelli ci consentiranno davvero di capire cosa è avvenuto. Analizzeremo questi dati e sulla loro base prenderemo le decisioni da qui al 3 giugno”.

Per quanto riguarda le scuole “a settembre senz’altro riapriranno – dice Speranza – e riapriranno sicuramente per tutti. In queste ore c’è un lavoro intenso del ministero dell’Istruzione e del Comitato tecnico scientifico perché questa riapertura avvenga nella massima sicurezza”.

Secondo uno studio italiano l’allarme sociale, veicolato dalle informazioni date da mass media e autorità, ha influito sull’andamento dell’epidemia. Il comportamento responsabile degli italiani durante il lockdown ha evitato di raddoppiare il numero delle morti e scongiurato circa il 46% in più di contagi.

Il modello matematico è stato elaborato da Bruno Buonomo dell’università Federico II di Napoli, e Rossella Della Marca, dell’università di Parma, e pubblicato su medrXiv, sito che ospita i lavori non ancora rivisti dalla comunità scientifica. “Nello studio abbiamo suddiviso la popolazione sulla base della gravità della malattia, tra sani, infetti asintomatici e sintomatici, e guariti, e considerato i dati epidemiologici del periodo compreso fra il 24 febbraio, quando è stato emesso il primo bollettino dalla Protezione civile, e il 18 maggio”, spiegano gli autori.

“L’informazione – continuano – ha provocato allarme sociale nella popolazione, che ha risposto e aderito alle restrizioni del lockdown in modo significativo”. L’informazione ha riguardato in particolare i dati sulle persone ricoverate in ospedale e in isolamento domiciliare. “Abbiamo stimato che la copertura informativa, arrivata tramite i mass media e le autorità, sia stata dell’80%. Ciò significa che dei casi accaduti, l’80% è arrivato ed è stato riportato al cittadino, mentre il 20% si è perso, perché i dati non sono stati raccolti o si sono dispersi”, proseguono i ricercatori.

Nel modello è stato calcolato anche il ritardo con cui sono arrivate le informazioni. “Da quando cioè le strutture sanitarie hanno comunicato i dati a quando questi sono arrivati ai cittadini, abbiamo stimato che siano trascorsi circa 3 giorni”, aggiunge Della Marca. Complessivamente l’adesione degli italiani alle restrizioni imposte con i lockdown, conclude, “ha permesso di scongiurare il 46% in più dei contagi rispetto allo scenario più catastrofico di assenza di adesione volontaria e di evitare di avere il doppio delle morti”.

Fonte: www.lasiciliaweb.it





Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.