16 aprile 2020

DECRETO APRILE DA 60 MILIARDI, GOVERNO AL LAVORO. GRAN PARTE DELLE RISORSE SERVIRANNO AD “ALIMENTARE” MISURE GIÀ VARATE


Dal sito www.lastampa.it

ROBERTO GIOVANNINI 15 Aprile 2020

Il ministro Gualtieri: “Da domani operativi i prestiti alle imprese da 25.000 euro, le prime erogazioni potrebbero avvenire già da lunedì”.

E’ aperto il cantiere del terzo decreto economico del governo per fronteggiare la crisi coronavirus. Dopo il decreto legge Cura Italia e quello Liquidità, il “decreto aprile” il cui varo è atteso per la prossima settimana dovrebbe insieme prolungare e correggere alcuni degli interventi di sostegno introdotti nel mese di marzo, ma anche introdurne di nuovi, primo tra tutti il “reddito di emergenza” per chi è rimasto fuori dal primo giro di aiuti.

Si parla per il momento di una iniezione di altri 60 miliardi di euro. Risorse che ancora una volta andranno ad aggravare deficit e debito pubblico, aumentando il fardello che grava sulle spalle degli italiani di oggi e di domani. Sulla carta, il rapporto deficit/pil innalzato per “colpa” del decreto Cura Italia da 30 miliardi a quota 5,4%, con il decreto aprile finanziario tutto in deficit salirebbe addirittura oltre il 7%. Senza contare l’effetto di una contrazione del Pil - attesa e prevista dal Fondo Monetario Internazionale - che peggiorerebbe ulteriormente le cose. C’è però la possibilità di alleggerire un po’ il fardello, con l’opzione di ricorrere ai circa 11 miliardi di fondi europei del budget 2014-2020 non ancora spesi.

Come detto, gran parte delle risorse di cui verrà munito il decreto aprile serviranno ad “alimentare” misure già varate. Circa 30 miliardi (di saldo netto, non di deficit) serviranno a costruire la riserva necessaria alle garanzie previste dal provvedimento sulle imprese; almeno altri 15 per rifinanziare ed allargare gli ammortizzatori sociali e gli strumenti di sostegno al reddito; circa 5 miliardi serviranno per rispondere alle richieste sempre più pressanti di Regioni ed enti locali, alle prese con casse che si stanno svuotando. 2-3 miliardi, ancora, verranno spesi per continuare a sostenere sanità e Protezione civile.

Altre misure - ne ha parlato ieri il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a Porta a Porta - riguarderanno le imprese. “Abbiamo sospeso per altri due mesi tutti i pagamenti fiscali - ha detto - ma vogliamo introdurre, e questo sarà oggetto del decreto aprile, anche dei meccanismi più permanenti, non solo di rinvio scadenze fiscali che sono doverosi, ma anche di ristoro o sostegno diretto alle imprese, e su questo stiamo ancora lavorando”. Sempre Gualtieri ha dichiarato che i prestiti alle imprese da 25.000 euro per l'emergenza coronavirus "saranno operativi da domani e le prime erogazioni potrebbero avvenire già da lunedì".

Quanto alle persone, il primo passo è il rifinanziamento della Cig universale per questo mese, il rinnovo e l’incremento a 800 euro del bonus autonomi, il reddito di emergenza da 400-500 euro sostenuto dai pentastellati in favore di quanti rimasti fuori dalle misure di marzo: badanti e colf e tutta una galassia che andrà sotto la categoria lavoro saltuario, con un escamotage per affrontare il tema dei lavoratori in nero, circa 3,7 milioni di persone attive per lo più al Sud, prive di ogni tutela e rimaste a secco per le restrizioni alla mobilità delle misure contro il coronavirus. Rinnovati, come ha chiarito il viceministro all’Economia Laura Castelli, anche il congedo parentale e il bonus babysitter.

Per gli enti locali si ipotizza invece lo stop al pagamento dell’Imu per due mesi, prevedendo per i Comuni più in difficoltà l'intervento di un fondo ad hoc per la garanzia pubblica. Nel cantiere del governo anche il progetto di slittamento di plastic e sugar tax a gennaio 2021, e la possibile estensione del credito d'imposta sugli affitti oggi previsto per botteghe e negozi anche ad hotel, ristoranti e bar.

Fonte: www.lastampa.it


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