01 aprile 2020

CUNEO FISCALE, IL TAGLIO È LEGGE: MENO TASSE PER 16 MILIONI DI LAVORATORI DIPENDENTI. DAL PRIMO LUGLIO SCOMPARE IL "BONUS 80 EURO", MA VIENE RICONOSCIUTO DIRETTAMENTE IN BUSTA PAGA UN NUOVO BONUS DI 100 EURO AL MESE


Dal sito www.repubblica.it

31 Marzo 2020
Dal primo luglio scompare il "bonus 80 euro" : per i lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 8.174 e 28.000 euro, viene riconosciuto direttamente in busta paga un nuovo bonus di 100 euro al mese, mentre per i redditi superiori (e fino a 40.000 euro) è invece prevista una detrazione fiscale.

ROMA - Via libera al taglio del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti. Il provvedimento dopo l'ok del Senato è stato approvato definitivamente alla Camera con 254 voti a favore, nessun voto contrario e 131 astenuti. Il decreto legge, attuando una norma della Legge di Bilancio che ha stanziato 3 miliardi per il 2020 e 5 miliardi per il 2021 per la riduzione del carico fiscale, estende la platea dei percettori dell'attuale 'bonus Irpef' di 80 euro che, quindi, viene abrogato a partire dal prossimo primo luglio. In sostanza, per i lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 8.174 euro e 28.000 euro, il bonus è riconosciuto direttamente in busta paga, per un importo pari a 100 euro al mese, mentre per i redditi superiori, e fino a 40.000 euro, è invece prevista una nuova detrazione fiscale. 

Cos'è il cuneo fiscale
Il cuneo fiscale, ricordiamolo, è la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore di lavoro e la retribuzione netta percepita dal dipendente e indica, dunque, la parte del costo del lavoro che viene versata sotto forma di imposta sul reddito o di contributi sociali, al netto di ogni trasferimento monetario goduto dal lavoratore. Con un cuneo fiscale per un lavoratore medio senza figli pari al 47,9%, l'Italia si colloca nel 2018 al terzo posto (dopo il Belgio e la Germania) nella classifica dei Paesi Ocse.

Come funziona il taglio
Il decreto prevede un bonus integrativo, a partire da luglio, per i redditi da lavoro dipendente e assimilati, purchè l'imposta lorda dovuta sia superiore all'ammontare della detrazione spettante per lavoro dipendente e assimilati. Questo bonus 'rafforzato' è in rapporto al numero di giorni lavorativi a partire dal primo luglio prossimo ed è quindi pari a 600 euro per il 2020 e 1.200 euro annui per il 2021 (spetta soltanto se il reddito complessivo non è superiore a 28.000 euro) . I sostituti d'imposta sono chiamati a riconoscere il trattamento integrativo ripartendone l'ammontare sulle retribuzioni erogate, verificandone in sede di conguaglio la spettanza. Il trattamento non spettante potra' essere recuperato dai sostituti d'imposta mediante l'istituto della compensazione. La platea dei beneficiari, tra lavoratori dipendenti privati e pubblici, aumenta così di 4,3 milioni, passando da 11,7 milioni che percepiscono il bonus 80 euro a 16 milioni (le simulazioni)

La detrazione
Prevista anche una detrazione d'imposta per i redditi di lavoro dipendente e assimilati a partire da 28.000 euro. L'importo della detrazione è di 600 euro con un reddito complessivo di 28.000 euro e decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito pari a 40.000 euro. La detrazione è temporanea, in quanto si applica per le prestazioni dal primo luglio al 31 dicembre 2020, in vista di una revisione strutturale del sistema delle detrazioni.
Introdotto, infine, il raddoppio da 4 a 8 delle rate in caso di eventuale restituzione sia per il bonus "rafforzato" che per la detrazione, mentre resta confermata la soglia dei 60 euro al di sopra della quale si potrà chiedere la rateizzazione.

Fonte: www.repubblica.it











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