di Michele Mogavero
Sono passati dieci giorni dall'impegno degli Assessori Bandiera e Cordaro di presentare la riforma del comparto forestale. Ma da quello che abbiamo potuto percepire, il rallentamento forse è dovuto dalle azioni legali intrapresi dai lavoratori forestali. Ma per i Sindacati Confederali la via giudiziaria è molto pericolosa in quanto metterebbe a rischio il lavoro di tutti gli operai e quindi la regione potrebbe fare delle scelte molto drastiche a danno della categoria. Noi non abbiamo le competenze per commentare queste notizie, ma riteniamo legittimo che i lavoratori forestali presi per i fondelli per tanti anni, chiedano l’uscita dal precariato anche tramite i ricorsi alla magistratura. Ci sembrano delle scuse per non andare avanti con la riforma. Sì, proprio delle scuse, perchè è stato proprio il Presidente Musumeci a dichiarare che i lavoratori forestali non avranno un giorno di riposo, sono stati proprio gli assessori ad impegnarsi per la fuoriuscita dal precariato in accordo con tutti i Sindacati presenti all'ultimo tavolo di concertazione. Ma se per puro caso, il Governo avrebbe in mente la strada più facile e cioè di liberarsi dei forestali e magari affidarli ai privati, allora a quel punto saremo costretti a coinvolgere tutti i comitati civili esistenti nei nostri territori, tutte le amministrazioni comunali, le parrocchie, le curie, i commercianti che senza gli operai forestali saranno costretti a chiudere gli esercizi commerciali, ecc.
Alla politica diciamo che gli errori del passato non possono ricadere sui padri di famiglia. Non è un caso che proprio in questa legislatura troviamo le stesse persone che negli anni passati hanno fatto proprio il contrario di quello che vorrebbero fare oggi. Esiste anche per loro la concertazione con il Governo nazionale. Facciamo un calcolo "alla femminina", è un dato di fatto che a Roma governa il M5S con tutte le altre forze di centrosinistra. Proprio con loro devono aprire un dialogo costruttivo e con dati alla mano spieghiamo subito il perchè.
Il M5S con Luigi Di Maio si è espresso pubblicamente che i lavoratori forestali siciliani li vuole destinare a tempo pieno, sia beni culturali, sia alla tutela del territorio, sia al dissesto idrogeologico.
L'attuale Viceministro ai trasporti, Giancarlo Cancelleri, dichiarava qualche anno fà che per la stabilizzazione bisogna intervenire con un accordo con lo Stato. Perchè allora non intraprendere questa strada?
Beppe Grillo, tramite il sottoscritto si è espresso anche lui pubblicamente sul palco di Cefalù dicendo che i lavoratori forestali non sono uno spreco ma potrebbero essere la prevenzione del danno.
Tutte queste dichiarazioni ve lo dimostro con i clip video
La FLAI CGIL Sicilia invece con il segretario Generale Tonino Russo, incontrando il ministro dell’agricoltura Teresa Bellanova, a cui ha rappresentato la situazione complessa dei Forestali Siciliani. Il ministro ha assicurato che attenzionerà la problematica e presto avremo riscontro di quali iniziative saranno intraprese dal governo nazionale. Leggi in questo link
Ma se questi venissero interpellati dalla regione e si rimangerebbero tutto, allora a quel punto possiamo metterci il cuore in pace. Ma per una nostra questione di sopravvivenza non dobbiamo per nessun motivo nè abbassare la guardia, nè rassegnarci. Bisogna insistere anche su questa strada.
Concludo rivolgendomi al Governo regionale.
Presidente Musumeci, per quanto riguarda la risposta che mi ha dato tramite Ansa Europa, ci voglio e ci vogliamo ancora credere quando rassicura tutti i lavoratori forestali che a primavera il disegno di legge potrebbe approdare all'Ars. Ma nel frattempo a noi interessa la bozza che tenete ancora nascosta.
Ma se per puro caso, volete intraprendere la strada più facile, quella che ha sempre voluto la Lega, e cioè che i forestali sono troppi e devono essere licenziati. Allora vi supplichiamo di non metterci le mani e presentate tutti le dimissioni, perchè eventualmente per noi sarebbe una tragedia.
Si immagini uno scenario così devastante, sarebbe il più grande fallimento della politica TUTTA!!!.
Ma nonostante tutto, continuiamo ad avere massima fiducia in lei ed al suo governo affinchè si metta fine al precariato forestale.
Siccome vogliamo essere ottimisti, allora questo è quello che ci aspettiamo nell'immediato. Ma se poi si vuole stabilizzare tutti, allora abbiamo fatto bingo
- I 78isti e i 101nisti transiteranno tutti nel contingente a 151 giornate.
- I 151nisti transiteranno tutti nel contingente degli Oti.
- Apertura anche sul ricambio generazionale della categoria.
In linea di massima questa la definiamo un'ottima base di partenza!
Ebbene, questa bozza sindacale è stata condivisa dal Governo Musumeci.
Sosteniamo che presentare la bozza secondo i tempi prefissati, può essere benissimo alla portata, perchè non costa NULLA e così abbiamo il tempo, il piacere e l'onore di commentarla. Poi chi di dovere di farla eventualmente migliorare
Il countdown si è fermato al 21 febbraio 2020, quindi ci dice che il tempo della presentazione della bozza sul riordino del comparto forestale è scaduto da 10 giorni
Lo ricorda giustamente anche Nino Marino della Uila Sicilia: Stiamo contando i giorni che ci separano dal 21 febbraio, la data indicata dagli assessori regionali al Territorio e all’Agricoltura per la presentazione della bozza
Leggi anche:
I forestali non avranno un giorno di riposo o due soli contingenti, decida il Governo. Nel frattempo ricordiamo gli impegni
L'Assessore all'Agricoltura intervistato dalla Tgr Sicilia, ha detto che vuole stabilizzare i circa 22mila lavoratori forestali che sono una risorsa, ha confermato che ci sono tutte le condizioni e le risorse per far sì che possano lavorare tutto l'anno attraverso il tempo indeterminato e una parte con 151giornate
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21 Novembre 2019. Ecco le parole CONDIVISIBILI dell'Assessore Bandiera
nell'incontro con i Sindacati:
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21 Novembre 2019. Ecco le parole CONDIVISIBILI dell'Assessore Bandiera
nell'incontro con i Sindacati:
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Vorrei ricordare le sentenze di Ragusa nascono cinque anni fa e ne erano a conoscenza i due assessorati e l Avvocatura dello Stato e dalle udienze succedute c`erano le condizioni per una conciliazione,per un progetto di stabilizzazione anche lenta che non provocasse tensione tra le parti.
RispondiEliminaVorrei ricordare che si attendono altre sentenze anche riguardo gli scatti di anzianità.
Se quindi gli assessori erano a conoscenza risolvano o si DIMETTANO.
Saluti. Francesco Ragusa.
Complimenti per l' articolo , dovresti tenerlo sempre a inizio pagina, giusto per ricordare a tutti ogni giorno come stanno le cose.
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