18 marzo 2020

CORONAVIRUS: ECCO I RISCHI DELLA NUOVA AUTOCERTIFICAZIONE. SCARICA IL MODELLO


Dal sito www.laleggepertutti.it

17 Marzo 2020 | Autore: Paolo Remer
Il nuovo modello contiene una dichiarazione in più: renderla falsa può comportare reati molto più gravi di quello per l’uscita di casa senza valido motivo.

Come sappiamo, da stamattina è cambiato il modulo dell’autocertificazione che serve per dichiarare i motivi di uscita da casa (lo puoi scaricare qui): esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, oppure una tantum per chi ancora si trova fuori e deve rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Adesso nella nuova versione del modello compare un’altra importante voce: bisogna dichiarare di “non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus Covid-19″. Non è una semplice clausola di stile: dietro la casella ci sono molti rischi per chi mente su queste circostanze.

La dicitura richiama espressamente il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2020, inizialmente emesso per la sola Lombardia e per le 14 province del Nord Italia, ma che appena il giorno dopo è stato esteso a tutta l’Italia, applicando così sull’intero territorio nazionale le restrizioni agli spostamenti che ormai ben conosciamo.

Ma la portata della nuova dichiarazione è molto impegnativa: chi è sottoposto alla quarantena oppure è positivo al Coronavirus non può uscire di casa per nessun motivo, neanche per una qualsiasi delle comprovate esigenze che abbiamo indicato.

Chi è in questa condizione ma esce lo stesso e viene trovato fuori di casa viola questo preciso divieto imposto specificamente ai quarantenati e agli infetti e perciò – se rende “a cuor leggero” l’autodichiarazione al momento del controllo, omettendo queste fondamentali circostanze o dichiarando il falso su di esse, non rischia soltanto la “semplice” sanzione dell’arresto fino a tre mesi o della multa fino a 206 euro per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità ma può essere denunciato per un reato molto più grave: quello di false attestazioni sulle qualità personali che è punito con la reclusione da 1 anno fino a 5 anni.

Non ci vorrà molto per le forze dell’ordine controllare, al momento o successivamente, che il soggetto era stato messo in quarantena dalle autorità o territoriali locali oppure era risultato positivo ai test e quindi ha reso una dichiarazione falsa.

Ma c’è di più: l’uscita dalla propria abitazione comporta il pericolo di contatti con altre persone e dunque di diffusione del contagio. Quindi, a seconda delle circostanze – ad esempio chi si reca al supermercato o prende la metropolitana – potrà rendersi responsabile del gravissimo reato di epidemia che nella forma dolosa è punito con la pena detentiva fino all’ergastolo mentre nella forma colposa con la reclusione che può arrivare fino a 12 anni.

Ecco spiegati i motivi del giro di vite adottato oggi dal Governo, che con la nuova autocertificazione ha voluto prevenire che si verifichino tali fenomeni, rendendo i cittadini consapevoli di quanto dichiarano. Leggi anche Coronavirus: cosa si rischia a uscire di casa.

L’AUTORE: Paolo Remer

Fonte: www.laleggepertutti.it

Scarica qui il modello









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