22 Gennaio 2020
Governo e maggioranza sono riusciti ad approvare in Assemblea siciliana il disegno di legge di autorizzazione per l’esercizio provvisorio, che ieri era stato in modo clamoroso bocciato in aula da un emendamento soppressivo del M5s.
Il ddl è stato approvato all’Ars dopo la riscrittura dell’art.1 che era stato stoppato, portando da tre a quattro i mesi (30 aprile) di gestione in dodicesimi del bilancio della Regione. La maggioranza ha retto anche al voto segreto in tre occasioni.
Il nuovo gruppo della Lega, votando a favore, ha comunque criticato il metodo con cui il governo ha gestito il documento. Il governo si è impegnato a presentare la legge di bilancio nei primi giorni di febbraio.
Nove ieri, sette oggi: è il numero dei deputati che, pur essendo presenti, non hanno votato in aula. Ieri tra i nove sono stati sette i parlamentari non votanti tra le fila della maggioranza, decisivi per la debacle del governo sull'art.1 del ddl per il provvisorio; oggi i sette parlamentari che hanno scelto di non esprimere la propria preferenza al voto finale del ddl, approvato dall’aula, sono tutti dell’opposizione: sei del M5s e un deputato di Iv.
«La coalizione di governo ha dimostrato compattezza, consentendo con 35 voti a favore il fondamentale sblocco della spesa. Inoltre i più importanti enti culturali siciliani potranno programmare la propria attività, così come una boccata di ossigeno è quella garantita ai consorzi di bonifica in attesa dell'imminente riforma. Importante anche il sostegno al settore dei parchi e delle riserve e agli operai dell'Esa», lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all'Ars di DiventeràBellissima, commentando l'approvazione da parte dell'Ars del ddl sull'esercizio provvisorio.
«Abbiamo votato contro questo finto esercizio provvisorio che alla Sicilia non serviva. La Regione aveva bisogno di un bilancio vero che potesse riaccendere l’economia e lo sviluppo produttivo dell’isola ed invece ci siamo trovati di fronte un testo di legge che nascondeva una riedizione peggiorativa della tabella H - dice il capogruppo Pd all’Ars, Giuseppe Lupo -. Il governo ha scelto di partire con il piede sbagliato dimenticando quanto è avvenuto lo scorso anno con la stagione dei 'collegati' La Sicilia pagherà ancora una volta il conto di un governo che continua ad improvvisare senza alcuna programmazione economico-finanziaria su un tema di vitale importanza per la Sicilia».
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Fonte: gds.it
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