di Manlio Viola - 20/12/2019
Tutto rinviato a lunedì. Inutile la riunione della Commissione bilancio oggi, inutile l’aula di domani almeno sul fronte del bilancio. Potrà fare tutto il resto ma non potrà affrontare il nodo dei conti.
La Commisione Bilancio della Regione siciliana è stata rinviata a lunedì prossimo per assenza del documento contabile di assestamento del bilancio 2019 in base al rendiconto generale 2018 così come aggiornato dalla Corte dei Conti.
“Senza delibera di assestamento del bilancio attuale da parte della giunta non possiamo discutere della parifica del rendiconto 2018, rimanendo in attesa della norma Salva Sicilia da Roma. La commissione Bilancio ha preso atto della nostra proposta ed ha rinviato i lavori a lunedì, noi eravamo comunque pronti a lavorare pure domenica” affermano i deputati M5S all’Ars, Luigi Sunseri, Sergio Tancredi e Stefano Zito, componenti della commissione Bilancio di palazzo dei Normanni.
Si avvera, dunque, quanto temuto fin da stamane e anticipato dal BlogSicilia. La speranza di una via d’uscita per i conti siciliani, nell’attesa di un provvedimento romano, blocca qualunque attività. Ma cosa può cambiare in queste ore?
Da Roma sanno bene che la Sicilia non può permettersi di tagliare 2 miliardi e 100 milioni in tre anni, un miliardo dei quali subito oppure diventerà una polveriera sociale.
Musumeci lo ha scritto a Conte, Armao lo ha raccontato al Ministero, Razza lo ha detto a chiunque gli sia passato sotto mano. Da Roma, dunque, si è rimessa in campo l’ipotesi di spalmare in 10 anni invece che in 3 il maxi disavanzo sancito dalla Corte dei Conti venerdì scorso.
Dal Parlamento, dunque, potrebbe arrivare l’inserimento nel decreto Milleproroghe di una norma che autorizzerà la Sicilia a rateizzare il maxi disavanzo evitando i tagli a Comuni, enti regionali, imprese, precari e società sportive già messi neri su bianco. Se così sarà dopo la ratifica del Capo dello Stato, la norma potrà entrare in vigore fra Natale e Capodanno.
In attesa del provvedimento l’Ars, però, si blocca e dunque poi dovrà correre a rivedere la manovra ed approvarla in fretta e furia entro il 31 dicembre.
Ma se il promesso provvedimento non arrivasse si rischia di ritrovarsi con il tempo contato e la manovra ferma al palo. Ed ecco, dunque, che arrivano i magheggi col governo Musumeci che ha inviato all’Ars il rendiconto generale 2018 da approvare ma ha omesso il provvedimento con gli ulteriori tagli e le tabelle. Si puntava ad avviare la discussione in attesa di sapere cosa succederà anche col rischio poi di dover procedere a colpi di emendamenti ma lo stop chiesto e ottenuto dai 5 stelle ai lavori della Commissione cambia le carte in tavola.
E in attesa di capire cosa succederà stop anche all’esercizio provvisorio. Unica cosa certa che la prima versione che arriverà in aula avrà una durata di due mesi, fino a fine febbraio anche se è probabile che poi sia necessario prorogarlo.
Fonte: www.blogsicilia.it
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.