Dal sito www.98zero.com
Patti – Rifiuti speciali e un numero considerevole di pneumatici: è un paesaggio raccapricciante quello immortalato negli alvei dei torrenti Montagnarele e Timeto dopo i lavori di diserbo effettuati dai forestali.
Fino alla prima metà dell’800 ai margini del torrente Montagnareale, comunemente chiamato “Provvidenza”, sorgevano parecchi mulini. E tutta l’area limitrofa, non a caso definita “Ortura”, veniva considerata una delle più fertili zone agricole dell’intero territorio pattese. Oggi di quel patrimonio non v’è più traccia e la vegetazione infestante che per parecchi mesi l’anno invade il letto del torrente che attraversa il centro cittadino diviene spesso comodo nascondiglio per stipare, lontano da occhi indiscreti, enormi quantità di rifiuti d’ogni sorta.
Da orti floridi e rigogliosi a discarica a cielo aperto: ecco la lenta e inesorabile metamorfosi di un’area che per secoli ha rappresentato a Patti il fulcro dell’economia agricola e artigianale. È bastata una pulizia approfondita del torrente da parte degli operai forestali per far emergere uno scenario a dir poco raccapricciante: plastica, metalli, lastre di amianto e una quantità inverosimile di pneumatici. Le immagini immortalate da alcuni cittadini hanno immediatamente fatto il giro dei social network suscitando lo sdegno dell’opinione pubblica pattese. Decine i commenti di condanna nei confronti dell’abbandono indiscriminato di rifiuti: una pratica che da queste parti pare sia divenuta ormai una consuetudine difficile da sradicare, a dispetto degli annunci dell’amministrazione comunale sull’adozione del pugno di ferro nei confronti dei trasgressori, sull’intensificazione dei controlli da parte della polizia municipale e sulla installazione di foto trappole per il monitoraggio, anche notturno, delle zone più sensibili.
Insomma, in città le micro discariche abusive continuano a proliferare come gli acari della polvere e gli alvei dei torrenti pare siano divenuti i luoghi più “adatti” per sbarazzarsi del superfluo con modalità tutt’altro che lecite. Non è un caso che ad essere preso di mira dagli incivili sia anche l’altro torrente cittadino, il “Timeto”, dove i forestali hanno tirato fuori e accatastato ai margini dell’alveo un centinaio di copertoni usurati che adesso le autorità competenti dovranno far smaltire secondo le modalità previste dalla legge. «Durante gli interventi di diserbo, eseguiti da alcune squadre della Forestale, sono venuti alla luce – è il commento del sindaco Aquino – parecchi rifiuti, anche di natura speciale, che negli anni sono stati abbandonati negli alvei dei torrenti Montagnareale e Timeto. Non compete al Comune lo smaltimento, cionondimeno faremo la nostra parte per eliminare tutte le situazioni di degrado ambientale che sono state riscontrate».
(Foto dal web)
Fonte: www.98zero.com
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