26 ottobre 2019

NUBIFRAGI ED ALLUVIONI


Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale 
Sifus Confali Consorzi Bonifica
Ernesto Abate


È trascorso appena un anno dall'alluvione che ha flagellato la Sicilia tra il 18 ed il 19 ottobre 2018 ed oggi appena una settimana dopo dal suo anniversario, la Sicilia è nuovamente vittima del cambiamento climatico e di eventi alluvionali che oramai si ripetono senza tanto stupore!

In realtà, invece, ci si bisognerebbe stupire sempre e specialmente ogni volta che tali eventi riescono a togliere la vita a poveri malcapitati in alcuni casi e la serenità in molti altri casi. Ci troviamo a piangere morti e distruzione, in quanto città e campagne sembrano non potersi togliere l'immagine devastante dell'acqua che trascina con sé ricordi e sacrifici di una vita di lavoro e risparmi!

Evidentemente è opportuno una volta per tutte arrendersi di fronte all'evidenza dei mutevoli e catastrofici fatti quotidiani e non pensare a chi attribuire la colpa di quanto accade; quanto ristabilire ad una società affranta, il bisogno di ricevere sicurezza e segnali positivi dalle istituzioni, per ripartire dagli errori e dagli eroi del passato che perdendo la loro vita hanno segnato indelebilmente quelle dei propri familiari, amici e concittadini!

Oggi è necessario essere capaci di ragionare seriamente sull'importanza programmatica nella mitigazione del dissesto idrogeologico ed accettare che la Sicilia è una regione fortemente dissestata in termini di sicurezza e tenuta del territorio, intervenendo consapevolmente durante tutto l'anno e sfruttando ogni professionalità che ha le attitudini per farlo, a partire dai Forestali, Consorzi di Bonifica e coloro i quali ogni giorno controllano responsabilmente i livelli di accumulo negli invasi e dighe.

Un'attività sinergica che permetterebbe di controllare nei limiti delle possibilità umane, la veicolazione e l'invaso delle acque in ogni momento da cima a valle, mediante la manutenzione di caditoie, valloni e reti scolanti di tutto il territorio siciliano, ma senza dimenticare l'importanza del continuo rinverdimento di argini e terreni franosi, perché solo partendo dalle "radici" si riuscirà a garantire la tenuta dei terreni e ridurre gli smottamenti e il trascinamento di fango, spesso elementi principali di distruzione.

Il SIFUS nel corso dei dieci anni di attività sindacale nel campo Forestale più volte ha ritenuto fondamentale sottoporre tali indicazioni al Governo regionale ed all'Assessorato all'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea che si sono succeduti nelle diverse legislature; ma in maniera più forte da quasi tre anni con la presenza del settore complementare dei Consorzi di Bonifica, argomentando durante i tavoli di confronto, sull'importanza strategica del coordinamento sinergico tra le diverse tipologie di maestranze che si spendono a tutela e salvaguardia del territorio!

La Sicilia ha bisogno solamente di regole, nel rispetto della terra e dell'acqua che regimentano la vita in un'isola!
E. Abate





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