4 Agosto 2019
Salvini non ha speso una parola contro i criminali che stanno distruggendo la Sicilia appiccando incendi
PALERMO – Sono giorni molto caldi in Sicilia. Gli incendi stanno letteralmente martoriando il territorio, piromani e criminali stanno distruggendo centinaia di ettari di superficie boschiva e molte famiglie sono state costrette a fuggire dalle proprie case, alcune delle quali andate distrutte dalle fiamme.
Monreale, Petralia Soprana, Scopello, Casteltermini, San Cataldo, Serradifalco, Mazzara Sant’Andrea e Lipari, queste le località colpite. La Sicilia si stringe solidale attorno alle vittime di questi crimini orrendi, ma non percepiamo la stessa solidarietà dal governo.
“La Sicilia brucia per mano di piromani ma il ministro dell’Interno non trova un minuto per occuparsene, neanche per fare un tweet di solidarietà” (visto che la sua comunicazione è quasi esclusivamente su facebook e twitter, ndr), questa è la riflessione di Carmelo Miceli, Segretario provinciale PD Palermo.
“Tra Monreale, Petralia Soprana, Scopello, Casteltermini, San Cataldo, Serradifalco, Mazzara Sant’Andrea e Lipari sono stati distrutti oltre 400 ettari di verde, 200 dei quali di superficie boschiva (che si vanno ad aggiungere ai 10.250 ettari del 2018 e ai 42.872 ettari andati in fumo nel 2017), e molti cittadini sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni – prosegue Miceli -. Dinanzi a questo inferno, un Ministro dell’Interno “normale” si sarebbe immediatamente attivato. Si sarebbe recato sul posto per coordinare l’emergenza e per perseguire i piromani. I roghi, infatti, sono per lo più di natura dolosa. C’è un problema grave di criminalità organizzata che vuole speculare sui terreni e fa scempio della natura siciliana che tutto il mondo ci invidia. Mettendo a rischio anche la sicurezza degli altri cittadini. Un Ministro “normale” avrebbe fatto questo perché è pagato per fare questo. Salvini no. Salvini è rimasto in vacanza a Milano Marittima. “Se ne frega” direbbe lui stesso… Salvini preferisce godersi le cubiste del Papeete. Perché così gli consiglia la Bestia. Perché così dimostra di essere un uomo comune. Così dimostra che per lui vengono #primagliitaliani. Sì, #quellidelPapeete!”.
Una riflessione severa ma veritiera quella di Miceli. Il rischio che i colpevoli di questa devastazione non siano presi sarebbe uno schiaffo vergognoso a un intero popolo. E uno schiaffo ancora più forte a chi ha perso la casa, i ricordi, tutti gli averi, una vita di sacrifici.
Il ministro dell’Interno ha sempre tante parole quando si tratta di fare propaganda politica sui crimini commessi da chi ha la pelle di un altro colore. È sempre efficientissimo a evidenziare tutti i casi di microcriminalità quando i criminali sono immigrati. Non ha speso però una parola per la Sicilia consumata dalle fiamme e per le famiglie vittime di questi criminali.
Fonte: www.filodirettomonreale.it
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