20 agosto 2019

MUSUMECI IN UN INCONTRO ELETTORALE NEL MESSINESE AVEVA DETTO: PER ME I FORESTALI DOVREBBERO LAVORARE 365 GIORNI SENZA UN GIORNO DI RIPOSO. MA AD OGGI NON ABBIAMO AVUTO NESSUN SEGNALE. O PRENDA A CUORE IL NOSTRO APPELLO O ALTRIMENTI CHIUDA TUTTO COSÌ LA FINIAMO CON QUESTO CALVARIO


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di Nunzio Cardullo
operaio forestale OTD 

Egregio Sig.Presidente della Regione siciliana On. N. Musumeci sono Nunzio Cardullo un operaio forestale OTD appartenente alla fascia occupazionale dei 101 (lavoro in un anno solo 101 giornate per il resto percepisco un assegno di disoccupazione). Sono stato nel passato anche rappresentante del VI circoscrizione e ho sostenuto lei ed il suo movimento DB nelle ultime regionali ed elezioni amministrative. Nella sua frenetica e avvincente corsa alla presidenza della Regione siciliana, nell'ormai lontano 2017, abbiamo avuto l'onore di avere il futuro presidente della regione a Salice, un piccolo villaggio dei colli S.Rizzo provincia di Messina. Fu un incontro molto tranquillo e ci ammaliò con il suo programma molto interessante ed ambizioso. A quell'incontro parteciparono circa venti forestali tutti nella mia stessa condizione, che chiedevamo lumi sul nostro stato, sul futuro, sulle aspettative che potevamo avere con il suo governo; lei si lasciò andare in una piccola promessa: "Per me i forestali dovrebbero lavorare 365 giorni senza un giorno di riposo". questa dichiarazione in periodo prelettorale, ci ha dato una speranza, in un certo senso ci conquistò e ottenne anche i nostri consensi che sono stati ben più di venti naturalmente. Capisco che nell'imminenza del suo insediamento non eravamo la priorità, si sa che doveva fare i conti con decenni di mal gestione della cosa pubblica, con posti di lavoro conferiti non per meriti, con la mafia dei rifiuti etc... Ma siamo al terzo anno inoltrato del suo mandato ed a oggi noi operatori idraulico forestali operai otd delle 151-101-e 75 giornate lavorative non abbiamo avuto nessun tipo di segnale anzi la informo, nel caso lei non fosse al corrente, della nostra situazione attuale: Assunti tutti i 151-101nisti il primo aprile 2019, ed al compimento dei 75 giorni licenziati esattamente nei primi giorni di luglio quando all'interno dei boschi ci dovrebbe essere qualche controllo in più. Fortunatamente chechè se ne dica con documentazione fotografica alla mano, i lavori dei viali parafuoco sono stati quasi tutti ultimati lavorando anche in condizioni che non sto qua a raccontare. Ma quello a cui tengo in modo particolare farle sapere e che ancora oggi giorno 18 agosto 2019 tutti noi operai dobbiamo percepire lo stipendio del mese di giugno. Fortunatamente grazie al mio saper vivere alla giornata, riesco a tirare avanti non facendo mancare niente ai miei figli specialmente i libri (che solo per quello se ne va un terzo dello stipendio) permettendomi qualche volta il lusso di andarmene con tutta la mia famiglia a mangiare una pizza al ristorante, che di questi tempi è già tanto. Sicuramente come accennato prima non ha la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi che attanagliano la nostra terra,ma mi creda io ( gli altri un po meno) in quella riunione con quella quasi promessa ho fortemente creduto e sperato, che lei ci potesse mettere mano alla questione ormai trentennale riguardante il nostro settore, e dare una svolta definitiva anche perchè credo sia un settore che si intercala omogeneamente con la morfologia e l'ecosistema della terra dove viviamo, sicuramente con qualche importante rinnovo, qualche modifica, ed anche con pugno duro contro coloro i quali andrebbero cacciati a calci nel sedere, sia dirigenti che operai. Sig. Presidente non mi deluda non ci deluda e prenda a cuore l'appello di 18000 padri di famiglia (non 26000 come va dicendo qualche presentatore di cui non mi sporco neanche i polpastrelli digitando il nome) ci faccia lavorare, ci faccia fare quello che sappiamo fare come operatori idraulico forestali, nelle foreste nei torrenti e perchè no anche nelle strade comunali, provinciali, nei parchi pubblici, nei giardini degli ospedali, nei musei etc, ma anche e soprattutto l'operato all'interno delle foreste possa essere produttivo per la società ma ancor di più per il nostro sostentamento, (sicuramente chi di competenza potrebbe confermare quello che voglio dire), quel lavoro che possa dare quel minimo di dignità a gente che veramente ha voglia di lavorare e che per anni troppi, forse, ha costituito e continua a costituire l'ammortizzatore sociale della nostra società. Le volevo inoltre ricordare che sicuramente fra noi esiste anche qualche mela marcia, che forse per scarsa cultura, o forse anche per la disperazione di essere stato licenziato (senza essere giustificato assolutamente) commette azioni ignobili contro il nostro ambiente, che sicuramente meritano punizioni esemplari, ma buona parte di noi sa che se un incendio distrugge una parte di cantiere forestale, per ben 4 anni quella parte di territorio verra chiusa compromettendo sia posti di lavoro sia l'eqiulibrio dell'ecosistema. In ultimo se proprio non dovesse trovare una soluzione al nostro problema CHIUDA tutto così finalmente la finiamo una volta per tutte con questo calvario che ha fatto arricchire i grandi dirigenti e ha portato tanti padri di famiglia a sopravvivere e tante volte essere privati anche della semplice condizione di dignità umana.

Con Osservanza

Nunzio Cardullo 
Operaio 101ista idraulico forestale del distretto 1 Messina



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