Dal sito livesicilia.it
Martedì approda a Sala d'Ercole il 'Collegato del Collegato', che prevede il superamento del blocco delle assunzioni
PALERMO - La Regione punta su un ritorno alle assunzioni, ma non solo. I prossimi mesi potrebbero essere anche quelli in cui verranno riattivate le promozioni dei dirigenti. Palazzo d’Orleans potrebbe consentire a metà dei dirigenti della terza fascia di passare alla seconda. La notizia emerge dal ddl stralcio collegato alla Finanziaria, che contiene le norme che riguardano la pubblica amministrazione e che è pronto all'approdo a Sala d’Ercole.
La norma approvata dalla prima commissione dell’Assemblea regionale siciliana, quella che si occupa degli Affari istituzionali, prevede che il governo regionale possa decidere di promuovere fino alla metà dei dirigenti.
Per lo scatto sarà necessaria una graduatoria che ordini i dirigenti in base a una valutazione dei criteri decisi dal governo. La graduatoria sarà triennale. Infine l’articolo specifica che la distinzione in fasce servirà solo per il trattamento ai fini economici.
Per le assunzioni, le regole su cui i deputati sono chiamati a votare sono le stesse di quelle anticipate nel Documento di economia e finanza regionale. Nel 2019 le i nuovi dipendenti nel comparto non dirigenziale saranno nel limite del 75 per cento dei dipendenti andati in pensione l'anno prima. Poi nel 2020 questa soglia sarà all’85 per cento per, infine, raggiungere il 100 per cento nel 2021. Le assunzioni nel comparto saranno con diversi limiti ma ispirati alla stessa logica. Nel 2019 saranno banditi posti nel limite del 30 per cento della spesa dell’anno precedente. La soglia salirà al 40 per cento nel 2020 e al 50 per cento del 2021. In questo modo i dirigenti regionali, che la Corte dei Conti ha spesso reputato in numero eccessivo, continueranno a diminuire.
Nel ddl ci sono anche altre norme che riguardano il personale. C'è ad esempio una regola che fissa all’otto per cento il limite degli incarichi dirigenziali non generali conferibili a soggetti esterni all’amministrazione regionale. Questi incarichi potranno essere dati per non più di cinque anni e non meno di due, e comunque in un limite di stanziamento. Se i dirigenti esterni proverranno da altre amministrazioni allora saranno collocati in aspettativa senza assegno
Un’altra norma consentirà alla Regione di attrarre dipendenti. Se ci saranno carenze in organico, il cinque per cento di queste potrà essere coperto da dipendenti di altre amministrazioni, in comando o distacco o in altre forme. Ci sarà però un altro limite: non bisognerà superare la spesa di 200mila euro.
Le assunzioni come visto sono collegate ai pensionamenti. E infatti, in questo ennesimo Collegato c'è la norma che dovrebbe consentire l’applicazione anche in Sicilia di 'Quota cento'. Chi vorrà avvalersene dovrà darne un preavviso di sei mesi. Poi ancora ci sono norme sull’ordinamento come quella sull’ufficio della protezione dei dati e sull’ufficio del garante dell’infanzia. C’è una norma per spendere 200mila euro per la rimozione dell’amianto nei manufatti di proprietà degli enti locali e c’è pure una norma per far tornare fruibile il Parco d’Orleans. Infine, nel disegno di legge inoltre è inserita una norma che istituisce un fondo speciale di un milione per le imprese che hanno subito eventi calamitosi o stati d’emergenza.
L’Ars, però, dovrà occuparsi di lavoratori anche nell’altro Collegato, quello esitato dalla quinta commissione. Lì infatti sono contenute alcune misure per dei comparti come quello dei lavoratori socialmente utili assunti presso la società Almaviva Contact e transitati alla società Exprivia Project, per cui viene stanziato un milione di euro. Nel collegato della quinta commissione, inoltre è previsto il passaggio in Resais dei lavoratori ex Pumex e che vengano autorizzata la prosecuzione dell’utilizzo dei lavoratori socialmente utili negli enti pubblici.
Nelle prossime settimane, a Palazzo dei Normanni, insomma, il lavoro sia pubblico che privato sarà all’ordine del giorno. Anche in questo caso, il ddl sono il punto di partenza così nel testo che si occupa di lavoro e in quello che prevede alcune riforme per l'amministrazione regionale potrebbe arrivare una pioggia di emendamenti.
16 Luglio 2019
Fonte: livesicilia.it
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