11 luglio 2019

NELLA SICILIA CHE BRUCIA ELICOTTERI ANTINCENDIO ANCORA FERMI. «RITARDI SU ANTIMAFIA, MEZZI SARANNO PRONTI IN POCHI GIORNI»


Dal sito meridionews.it

Le certificazioni dalle prefetture di Caltanissetta e Salerno per le due società che si sono aggiudicate l'appalto da due milioni e mezzo sono arrivate soltanto ieri. La situazione nell'isola è però di grave emergenza. E Musumeci punta il dito contro i Comuni

SIMONE OLIVELLI 11 LUGLIO 2019
Poco prima che per i catanesi la caldissima giornata di ieri si trasformasse in un incubo, dall'altra parte della Sicilia, negli uffici palermitani del Comando del corpo forestale, dirigenti e funzionari erano alle prese con l'esame di una documentazione attesa da settimane. Sui tavoli di via Ugo La Malfa, infatti, l'attenzione era rivolta alle certificazioni antimafia di Helixcom e E+S Air, le due società che si sono aggiudicate in tandem la fornitura di otto elicotteri antincendio. 

La gara, dopo un primo tentativo andato deserto, si è conclusa con la presentazione dell'offerta da parte delle due imprese che già lo scorso anno erano state le uniche a partecipare. Tuttavia, a distanza di oltre tre settimane dal decreto di aggiudicazione, i mezzi non hanno mai preso il volo. Le eliche sono rimaste ferme in attesa di segnali dalle prefetture di Caltanissetta e Salerno per la situazione delle due società in merito agli eventuali rischi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. Un vaglio necessario quando si tratta di appalti pubblici, indipendentemente dall'esistenza di concreti sospetti.

Alla fine il vaglio è arrivato sia per Helixcom, che risultava già iscritta nella white list di Caltanissetta, che per E+S Air, la cui istanza sul sito della prefettura risulta ancora in attesa di valutazione. La pratica intanto si è sbloccata. «Contiamo di stipulare il contratto entro la fine della prossima settimana, ma è probabile che faremo partire il servizio anche prima, magari con uso parziale della flotta», commenta un funzionario regionale facendo riferimento all'ipotesi di un'assegnazione con riserva. Infatti, con la ricezione della certificazione antimafia, l'iter non è ancora completo. Da avviare c'è anche l'interazione con l'Enac (l'ente nazionale per l'aviazione civile) che dovrà dare il proprio via libera su una serie di aspetti, a partire dalle basi da cui gli elicotteri dovranno partire per spegnere gli incendi. Il piano prevede l'utilizzo di quelle di Palermo, Valderice, San Fratello, Randazzo, Buscemi, Piazza Armerina, Menfi, e Cefalù. Più due d'appoggio ad Altavilla Milicia e a Malfa, sull'isola di Salina.

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