04 giugno 2019

UN BAGNO NEI BOSCHI CI SALVERÀ

L’immersione nella Natura fra il canto degli uccelli, del vento e delle acque è la cura di Qing Li contro ogni malattia


Dal sito www.lastampa.it

IRENE CABIATI - 02/06//2019
Il bosco, in molte fiabe tradizionali, è il luogo della paura dove perdersi equivale a infilarsi in una trappola di incontri malsani. L’invito del professor Qing Li, immunologo e fondatore della Società Giapponese di Medicina Forestale, e autore di «Shinrin-yoku - Immergersi nei boschi» (Rizzoli),  è invece molto rassicurante: l’immersione nella Natura è meglio di qualsiasi medicina  per i suoi benefici effetti (quiete, ioni negativi, essenze prodotte dagli alberi, microbi). Lo dimostra con i risultati di studi mirati sulla chimica del sangue e sul comportamento successivo alla «cura» che migliora la qualità del sonno e dell’umore, aumenta le difese immunitarie e dell’energia e di conseguenza si riducono stress, ansia e depressione. Oltretutto la pratica richiede, strumenti molto economici e disponibili a tutti: i sensi e un parco, se non si dispone di una foresta.

( La piccola isola di Yakushima, conserva tesori primordiali come il sugi Jōmon, un albero che potrebbe avere 7mila anni)

Foreste come case di cura

Viaggiamo con il professore nelle foreste giapponesi, dove ogni anno milioni di persone vanno a trovare benefici, dalla piccola isola di Yakushima, ai boschi diIiyama, ma anche in  Australia, Corea e Cina e nei parchi delle metropoli occidentali.

Fra le pratiche che risvegliano i sensi, è utile il «komorebi», cioè osservare «il sole che filtra tra le foglie degli alberi» o l’architettura dei rami o di un fiocco di neve : pare che il nostro cervello sia stato «progettato» per reagire ai frattali che si trovano in natura.

(Le voci della Natura sono terapeutiche)


L’udito  normalmente è il senso più «malato» a causa delle quantità di rumori che disturbano lo spirito, provocano stress e inducono, «nei bambini, un ritardo nello sviluppo delle capacità di lettura ed espressione verbale».

Il silenzio, ovvero la mancanza di rumori molesti,  è diventato una rarità da proteggere. Negli Usa c’è un’ordinanza che tutela la voce della Natura in alcune foresta, fra cui quella pluviale del Parco nazionale Olympic. Il Giappone preserva cento suoni tipici del Paese, tra cui i cigolii, fruscii e ticchettii della foresta di bambù di Sagano attraversata dal vento.

Qing Li aggiunge anche il sesto che è la magica sensazione di gioia e stupore che si prova di fronte alle meraviglie della Natura


(ll Giappone preserva cento suoni tipici del Paese, tra cui i cigolii, fruscii e ticchettii della foresta di bambù di Sagano)


Vivere nei boschi

Il manuale, «pratico e poetico» è diventato un bestseller internazionale. Molti tour operator lo adottano come spunto per organizzare bagni nelle foreste di tutto i mondo.  Quelli che nei boschi ci vivono, probabilmente si domandano il perché di tanto rumore per una pratica apparentemente banale che, anzi, per alcuni non è affatto benefica visto vivere nella Natura non è sempre facilissimo o piacevole, quindi poco terapeutico.

A questo proposito  potrebbe essere utile leggere un classico: «Walden ovvero Vita nei boschi»di  Henry David Thoreau.


Inevitabile riportare un pensiero di Ippocrate che, visse intorno al 300 a.C. : «Le malattie non ci piovono addosso dal cielo. Sono il risultato di piccoli e quotidiani peccati che compiamo contro la Natura. Quando si accumula una quantità sufficiente di peccati, le malattie appaiono improvvisamente».

SHINRIN-YOKU - IMMERGERSI NEI BOSCHI DI QING LI; TRADUZIONE DI ILARIA KATERINOV; RIZZOLI;  304 PAGINE; 15,90 EURO; EBOOK 9,99 EURO

Fonte: www.lastampa.it






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