dalla Segreteria Generale Sifus-Confali
La strategia che si è dato il corpo forestale di dotarsi di un orario di lavoro unico in tutte le province (8 ore) si spiega solo nell'illusione che si stia praticando un risparmio aziendale.
Infatti, l'orario non tiene conto nè dell'efficacia e dell'efficienza del servizio antincendio nè, tantomeno, delle esigenze fisiche degli operai che presteranno attività lavorativa non in una spiaggia caraibica ma in mezzo ai boschi a spegnere gli incendi con temperature di 40 gradi.
Il Comandante del Corpo Forestale, purtroppo, non si vuole rendere conto che non applicando gli orari di lavoro già sperimentati e praticati nel corso degli anni nelle varie province, ci saranno fasi in cui il bosco sarà nelle mani di nessuno determinando di fatto, maggiori rischi di incendi e cattiva immagine per il servizio antincendio medesimo.
Il Sifus aspetterà fino a giorno 13 giugno in religioso silenzio in attesa che il Corpo Forestale, più volte interpellato, cambi orientamento ( le vie del signore sono infinite o finite?).
Trascorso il 13 giugno, organizzerà una conferenza stampa in cui rappresenterà lo stato dell'inefficiente ed inefficace organizzazione del servizio provincia per provincia e presenterà un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica contro la cattiva organizzazione del servizio da parte del Corpo Forestale, da parte del Dott. Principato, dell'Assessore al Territorio, On. Cordaro e del Presidente della Regione Siciliana On. Musumeci.
Sentirà, inoltre, i deputati amici delle battaglie del Sifus per chiedergli di presentare un interrogazione parlamentare.
Maurizio Grosso Sifus Confali
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