Dal sito www.nuovosoldo.it
Messina, 05 giugno 2019 – Allertato dalle OO. SS., che la scorsa settimana hanno inviato una lettera denuncia sulla carenza del personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana e richiesto un incontro, il prefetto dr.ssa Maria Carmela Librizzi ha convocato una riunione per venerdì 7 giugno.
Il punto. L’organizzazione antincendio boschivo è affidato al Corpo Forestale (si ricorda che i corpi forestali delle regioni autonome: Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e della province autonome Trento e Bolzano non sono stati cassati dalla legge Madia, come è avvenuto per il Corpo Forestale dello Stato.
Quella legge infatti non è applicabile nelle regioni e province autonome, che in merito hanno competenza esclusiva) quindi in Sicilia il Corpo Forestale della Regione Siciliana (che è corpo civile militarmente organizzato) ha assunto questa competenza fin dal 1972.
Da almeno 10 anni le OO. SS. denunciano la carenza degli organici del Corpo, in particolare nelle figura professionale: agenti. Numerosi gli inviti ai Governi regionali di turno, per indire dei concorsi per evitare la riduzione dell’efficienza operativa sul controllo del territorio, ed in particolare nell’organizzazione antincendio dei boschi, delle aree protette e rurali. Adesso la carenza di personale si è portata a circa l’80%; es. nella provincia di Messina a fronte di una forza prevista di 304 Forestali oggi sono solo 48, parliamo di personale di ruolo: “militari tecnici in divisa” e “tecnici civili” (da non confondere – come fanno molti giornalisti poco attenti – con il personale stagionale appartenenti alle categorie dei braccianti agricoli). Già dei 21 Comandi Forestali dislocati in tutto la provincia – Eolie comprese – per mancanza di personale ne sono stati chiusi 6: Montalbano. Forestale, Novara Sicilia, Tusa, Capizzi; 5 hanno solo un addetto: Francavilla Sicilia, Rometta, Barcellona, Naso, Tortorici. Gli altri 10, due Comandi con 3 addetti e 8 con due addetti. Al Comando provinciale (ispettorato ripartimentale foreste) i Forestali “in divisa” sono solo 10.
Qual’è la relazione personale Forestale e antincendio? Ogni attività di spegnimento incendio ha bisogno di un Direttore Operazioni Spegnimento D.O.S., cioè chi si assume la responsabilità di dirigere uomini e mezzi con le fiamme. La legge stabilisce – riconoscendo la professionalità tecnica specifica – che il D.O.S. deve essere un addetto del Corpo Forestale. Senza il D.O.S. non è possibile operare, ne da terra con squadre antincendio e mezzi, ne dall’alto con i mezzi aerei. Per quanto riguarda i mezzi aerei, ogni richiesta di intervento per essere valutata dal Centro Operativo Unificato di Roma (che dispone l’invio dell’aeromobile: canadair, e mezzi della marina ed aeronautica militare in tutto il territorio nazionale) deve essere firmata dal D.O.S., nella scheda sono riportate le valutazioni tecniche, indispensabili, per ottimizzare il livello di sicurezza operativa e di distribuzione dei mezzi aerei in tutto il territorio nazionale. Senza una scheda firmata dal D.O.S. – nulla valgono gli interventi di onorevoli, prefetti, sindaco, ecc. – il Centro nazionale non invia nessuna aeromobile.
Il Prefetto di Messina ha convocato le OO. SS. denunciati e richiedenti incontro; il dirigente dipartimento sviluppo rurale e territoriale Messina (ex Azienda foreste demaniali); l’Ispettore ripartimentale Foreste Messina. Tema della riunione: “attività antincendio boschivo 2019. Segnalazione grave carenza di personale in organico presso l’Ispettorato Ripartimentale Foreste di Messina”.
Ricordiamo al Lettore che la competenza sulle operazioni antincendio boschivo è cosa diversa rispetto agli incendi delle aree antropizzate, per le quali l’efficenza dei Vigili del Fuoco è indiscutibile.
Aspettando l’esito di questo incontro voluto dal Prefetto di Messina, vorremmo fare rilevare che il problema del personale – trattandosi di impiegati della Regione Siciliana – dovrebbe interessare il Governo regionale e la maggioranza politica, pertanto la riunione di venerdì prossimo presso la Prefettura appare non più che propedeutica ad usa soluzione che deve coinvolgere il presidente Musumeci ed il Governo regionale. Perché sia chiaro che il problema non è solo provinciale, ma è regionale.
Considerando i tempi che solitamente occorrono per avere una soluzione da parte di politica e burocrazia, forse è meglio sperare che questa primavera continui a lungo.
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Fonte: www.nuovosoldo.it
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